430. Impresa di vendite in Italia
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Luogo | Milano. |
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Durata | 1887 (a. X, n. 2*) - 1892 (a. XV, n. 7*). |
Periodicità | Non indicata. |
Direttore | Nessuno, poi A. Genolini. |
Editore | Casa di vendita di Giulio Sambon. |
Stampatore | Roma, Tip. Eredi Botta poi Firenze, Tip. Cenniniana poi Milano, Tip. Luigi di Giacomo Pirola. |
Pagine | Da 16 a 522. |
Formato | 24x16 cm. |
Note | Alcuni numeri contengono fotografie dei pezzi messi in vendita. |
Si tratta di cataloghi compilati per iniziativa di Giulio Sambon, titolare di una casa di vendite con sedi in Milano, Firenze, Roma e Napoli. L'impresa si occupa "del collocamento di collezioni private per conto terzi, sia attraverso vendite al pubblico incanto che a prezzi fissi" (n. 2 del 1887). Le operazioni di vendita vengono precedute da una esposizione pubblica e dalla diffusione del catalogo, il quale è messo a disposizione degli interessati presso le sedi dell'impresa e alcune agenzie autorizzate, in Italia e all'estero. L'impresa offre, infatti, la possibilità di partecipare alle vendite anche a coloro che non possono assistervi direttamente, indirizzando le proprie offerte alle sede di Milano.
La pubblicazione si apre con l'indicazione della collezione e degli oggetti messi in vendita, precisando il luogo dell'esposizione e dell'incanto. Seguono, poi, un estratto delle condizioni di vendita e la segnalazione dei luoghi dove è possibile reperire il catalogo.
In genere, la collezione viene introdotta da una breve presentazione ad opera del proprietario dell'impresa, Sambon o del direttore, A. Genolini. La stesura del catalogo, che è a carico del committente, viene, invece, affidata all'amministrazione o ad esperti del settore in grado di garantire l'autenticità dei pezzi.
Gli oggetti vengono, quindi, classificati (monete greche, marmi e gessi, porcellani e maioliche, ecc.), al fine di agevolare la consultazione, e sommariamente descritti, indicando lo stato di conservazione e, nei casi di vendita a prezzi fissi, il costo di ogni esemplare.
C. Br.
Raccolte: MI120: 1887 (lac.); 1888 (lac.); 1889 (lac.); 1890 (lac.); 1891 (lac.); 1892 (lac.).
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/430/