451. L'Industria del vetro

Sottotitolo Rivista mensile delle questioni tecniche ed economiche interssanti l'industria del vetro e degli smalti.
Luogo Milano.
Durata Aprile 1911 (a. I, n. 1) - marzo 1912 (a. I, n. 11/12*).
Periodicità Mensile.
Gerente Gaetano Porta.
Stampatore Milano, Stabilimento cromo tipo-litografico Parini Pizzoni e C., poi Stabilimento cromo-litografico G. Gagliardo e C.
Pagine Variabili da 24 e 30.
Formato 24x17 cm poi 27x20 cm.
Note Copertina di colore arancione contenente nel primo numero un sommario e negli altri un disegno di fantasia. Il testo è preceduto e seguito da alcune pagine di pubblicità.

Il periodico, organo ufficioso degli industriali del vetro, è articolato in tre parti: teorica, tecnica e parte generale.

Due sono gli articoli di presentazione comparsi sul primo numero dell'ottobre 1911, e premessi rispettivamente alla parte tecnica e alla parte economica, firmati entrambi "La Direzione". Nel primo, intitolato Premessa si dice che la rivista perseguirà l'obiettivo di "riunire, illustrare e discutere con serena imparzialità tutto quanto si riferisce alla tecnologia delle industrie del vetro e degli smalti, nonché delle industrie sorelle". Il secondo, col titolo Il nostro compito, afferma che la rivista, per assicurare la prosperità dell'industria vetraria nazionale", combatterà ogni attacco a tale prosperità, "qualunque sia la parte da cui il danno derivi". "Noi pensiamo - prosegue l'articolo - che gli operai non potranno mai assicurarsi un miglioramento economico duraturo se il reddito delle fabbriche nelle quali lavorano, non sarà tale da consentirlo, e sappiamo d'altra parte che agli industriali sono più che mai necessari operai tranquilli, soddisfatti della loro mercede. Gli scioperi inconsulti, le pretese assurde, il malcontento nelle fabbriche non servono, secondo noi, che alle nazioni concorrenti, le quali abbiano la fortuna di lavorare in pace".

La parte tecnica pubblica, oltre a vari articoli (esempio: Inconvenienti causati da un eccesso di soda nella fabbricazione del quarzo e Il cobalto nella industria del fuoco. Generalità. Marche convenzionate. Applicazioni), una parte documentaria, un elenco dei nuovi brevetti e una bibliografia.

La parte economica presta molta attenzione ai rapporti tra capitale e lavoro conducendo, nonostante le promesse di imparzialità fatte nell'articolo di presentazione, una costante polemica con le organizzazioni sindacali e il movimento cooperativo attraverso le rubriche: "Leggendo il giornale di classe" e "Organizzazioni padronali e organizzazioni operaie" ed "Eco delle questioni operaie all'estero".

La parte generale riporta le cronache riguardanti l'industria del vetro (associazioni, congressi, scioperi, ecc.) e notizie dalle fabbriche di vetreria italiane ed estere.

I numeri del 1° ottobre, 1° novembre e 1° dicembre 1911 riportano un resoconto rimasto incompiuto del Congresso nazionale della chimica applicata svoltosi a Torino dal 23 al 28 settembre 1911.

Il numero del 1° gennaio 1912 contiene il riassunto di una riunione tra il personale direttivo della Società cristallerie e vetrerie riunite tenutasi a Milano il 6 gennaio dopo la fine di uno sciopero della categoria. Nei vari interventi viene sottolineata la vittoria della parte patronale e la sconfitta delle organizzazioni sindacali. Tali motivi sono ripresi nell'articolo Ripresa pubblicato sul numero del 1° marzo 1912. "L'industria vetraria nazionale - si legge - ha superato la sua più grave crisi [...] La vittoria è dovuta soprattutto all'energia dei dirigenti le imprese padronali, che si sono comportati veramente con non comune fermezza, ed è dovuta anche all'incondizionato appoggio di cui l'opinione pubblica li ha confortati". Proseguendo l'articolo dà atto del fatto che la rivista "poiché in casi simili è sempre ironia parlare di neutralità" aveva parteggiato per la parte padronale che "altro non voleva che ripristinare il suo più elementare diritto contro l'ingerenza e la prepotenza altrui, e ciò per il bene e la prosperità della stessa industria nazionale e di chi ne vive, i lavoratori in prima linea". Chiusa "la lunga parentesi", essa avrebbe ripreso "con rinnovata fiducia" il proprio compito per realizzare la sua meta constante: "la conquista dell'indipendenza dell'industria nazionale".

F. Pe.

Raccolte: MI041: 1911-1912.