453. L'Industria e il commercio d'Italia

Sottotitolo Giornale settimanale agrario, industriale e commerciale.
Luogo Milano.
Durata 9 novembre 1868 (a. I, n. 1) - 7 giugno 1869 (a. I, n. 24*).
Periodicità Settimanale.
Gerente Guglielmo Quaglia.
Stampatore Milano, Stabilimento Civelli.
Pagine 4.
Formato 55x39 cm.

Scopo del settimanale, com'è riportato in ogni numero sotto il titolo, è "promuovere in ogni modo pubblico e privato l'agricoltura, l'industria e il commercio, vere e inesauribili fonti della futura prosperità e grandezza d'Italia". In Il nostro programma (9 novembre 1868) dichiara di voler essere "un centro al quale possano concorrere i cittadini delle tre classi agricola, industriale e commerciale, per manifestare le loro legittime aspirazioni e reclami, ed i loro savj consigli nell'interesse dell'agricoltura, dell'industria e del commercio"; e rivolge ai medesimi cittadini "una preghiera onde ci sieno cortesi di notizie od articoli". Di fatto, la metà delle pagine del giornale è occupata da una "Guida industriale e commerciale, ovvero indirizzi, indicazioni e dati statistici utili all'industria e al commercio", che altro non è se non una serie di inserzioni pubblicitarie ordinate per località e argomenti. Per invogliare i lettori ad acquistarlo riporta in una parte "ufficiale" leggi, decreti, regolamenti e circolari del ministero dell'agricoltura, industria e commercio, e in quella "non ufficiale" studi e statistiche di economia, notizie su esposizioni, dazi, leggi, invenzioni, bollettini di borsa, articoli sull'insegnamento tecnico (conferenze agricole, istituti industriali e professionali, scuole agrarie, industriali, commerciali, minerarie e nautiche) e tutti gli indirizzi e le petizioni rivolte al Parlamento intorno a questi temi. Gli articoli sono dedicati soprattutto all'industria serica e mineraria, ma sono quasi tutti ripresi da altre testate nazionali (quali «L'Industria serica», «Rivista economica», «Il Commercio italiano», «L'Inventore», «Gazzetta dei banchieri», «La Borsa», «Il Sole» ed altri), locali, estere e da bollettini ufficiali. Fra i corrispondenti Angelo Monà e Minà Palumbo.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1868-1869.