462. L'Industria serica
Sottotitolo | Rivista tecnica e commerciale poi Rivista mensile tecnica e commerciale. |
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Luogo | Lecco poi Bergamo poi Milano. |
Durata | Maggio 1905 (a. I, n. 1) - agosto 1907 (a. III, n. 8*). |
Periodicità | Mensile. |
Direttore | Nessuno, poi Enrico Mariton poi Carlo Barzaghi. |
Gerente | Giuseppe Aglio. |
Editore | Nessuno, poi Enrico Mariton poi Carlo Barzaghi. |
Stampatore | Bergamo, Tip.-Lit. Mariani. |
Pagine | 12 poi 16. |
Formato | 21x32 cm. |
Il mensile, distribuito solo in abbonamento, "si propone di seguire il movimento tecnico, industriale e commerciale dell'industria serica", contribuendo alla lotta contro "il pessimo utilizzo dei coloranti" e il "nuovo tessile chiamato impropriamente seta artificiale" (Ai cortesi lettori, maggio 1905). L'affermazione della fibra sintetica è vista dai redattori del giornale come causa principale della crisi serica, e in più occasioni si reclama un intervento governativo che ne metta al bando il commercio o almeno imponga il cambiamento del nome. Oltre alle rubriche di notizie "Varie", rigurdanti per lo più le singole aziende (con accenni anche al panorama internazionale) e la "Rivista delle sete ed affini", il periodico pubblica, nella rubrica "Importazioni-Esportazioni" numerosi aggiornamenti sull'andamento dei mercati nazionali ed esteri (La nuova campagna serica, agosto 1905).
Con una certa regolarità, dal settembre del 1905, appare la rubrica "Stagionatura delle sete in Milano", con dati riguardanti la quantità di sete e lane stagionate dalla Società anonima cooperativa e dalla Stagionatura sete Oriani.
Nel numero del dicembre 1905 si ha notizia dell'acquisto della testata e, contestualmente, dell'assunzione della carica di direttore da parte dell'industriale serico Enrico Mariton; il nuovo proprietario dichiara che così ogni imprenditore serico potrà "avere un giornale suo proprio su cui poter dire le sue ragioni senza alcun vano riguardo verso coloro che, pur appartenendo al mondo serico, il loro interesse è in antagonismo coll'interesse filandiere o filatoiere".
Con la nuova proprietà, accanto agli articoli tecnici assume sempre più rilevanza la polemica, affidata spesso alla rubrica "Interessi filandieri", contro le sete artificiali e contro il mancato intervento governativo a fianco della "vera industria della seta". Su quest'ultimo argomento nei numeri di maggio-settembre 1906 compare un'inchiesta La crisi serica italiana e il dovere del governo.
Dal 1906 viene redatto regolarmente il "listino ufficiale dei prezzi pubblicato dal Sindacato della Borsa delle sete", mentre nel maggio del 1906 vengono pubblicate numerose tabelle riguardanti il commercio d'importazione e di esportazione.
Con il 1907 la rivista cambia proprietà e passa nelle mani di Carlo Barzaghi, anche se il Mariton rimane redattore. Saltuariamente cominica a comparire la rubrica "Costituzione di società e bilanci", con informazioni anche sulla composizione di alcuni consigli di amministrazione di industrie seriche, mentre nei numeri di maggio e luglio del 1907 (Le industrie tessili in Italia) la rivista analizza i dati riguardanti la produzione e il commercio tessile, sia a livello nazionale che internazionale.
M. Ge.
Raccolte: MI120: 1905-1907.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/462/