51. Annali di viticoltura ed enologia italiana
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Sottotitolo | Collaboratore principale Prof. Gagna col concorso dei più distinti enologi italiani e stranieri poi Collaboratore principale Prof. Gagna col concorso dei più distinti enologi italiani e stranieri (Organo delle Società enologiche) poi Pubblicazione diretta dall'Ing. G.B. Cerletti col concorso dei più distinti enologi italiani e stranieri (Organo delle Società enologiche) poi Pubblicazione diretta dall'ing. G.B. Cerletti direttore della R. Stazione enologica sperimentale di Gattinara col concorso dei più distinti enologi italiani e stranieri (Organo delle Società enologiche). |
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Luogo | Milano. |
Durata | Marzo 1872 (a. I, fasc. 1) - novembre 1876 (a. V, vol. X, fasc. 57). Alla fine del 1876 il giornale si trasferisce a Conegliano dove riprende le pubblicazioni con il titolo di «Rivista di viticoltura ed enologia italiana». |
Periodicità | Mensile. |
Direttore | Nessuno, poi ing. Giovanni Battista Cerletti. |
Gerente | Pio Mauri. |
Editore | Milano, F. Anselmi e C. poi Emilio Civelli e C. |
Stampatore | Milano, tip. E. Civelli e C. |
Pagine | 384 (64 per ogni fascicolo, in volumi semestrali di pp. 387) poi 384 poi 192. |
Formato | Da 22x15 cm a 24x16,5 cm. |
Note | La numerazioni delle pagine è progressiva per consentire la legatura semestrale dei volumi. Numerose illustrazioni e carte e tavole in bianco e nero e a colori. Copertina gialla poi azzurra poi gialla con avvisi e pubblicità. |
Edito per iniziativa di Francesco Anselmi, titolare di un'agenzia commerciali di strumenti per l'enologia e di prodotti per la viticoltura, il periodico vuole aprire la strada alla diffusione anche in Italia dei fogli specializzati di settore, riprendendo con caratteri nuovi l'esperienza poco fortunata del bimensile «La Vite e il vino». Il progetto editoriale intende portare la viticoltura "mirando alla pratica [ ] sopra un terreno più schiettamente scientifico", mentre per l'enologia si propone di restare "in più umile sfera", elevando progressivamente il contenuto degli interventi. Si ripromette inoltre di dare largo spazio a esposizioni, concorsi e congressi e, più in generale, alle attività associative nate in questo campo, assolvendo a una funzione di coordinamento e di informazione di interesse nazionale. Ma, anche, di seguire i risultati delle vendemmi e l'andamento dei prezzi. Principale collaboratore nella prima fase di vita del periodico è G. Gagna, già direttore della «Vite ed il vino», che qui pubblica le sue Lezioni di enologia (in più puntante da marzo a ottobre 1872). Numerosi sono gli articoli ripresi da altri periodici, sia italiani che stranieri, come il «Bullettino dell'agricoltura» o il «Moniteur vinicole», pubblicato a Parigi (ad esempio le Conferenze di enologia del noto enologo milanese Graziano Tubi, marzo 1872). Importanti per lo studio dei parassiti della vite sono gli articoli dell'entomologo senese Apelle Dei, tra cui: Insetti dannosi alle viti in Italia (febbraio, marzo, maggio 1873).
Con il passaggio della proprietà della testata a Emilio Civelli, nell'agosto 1873, e la nomina, di lì a poco, di Giovan Battista Cerletti a direttore si accentua il carattere scientifico della rivista su cui compaiono ora anche ampie monografie sulle maggiori province produttrici (cfr. ad esempio, la Pianta ampelografica della Provincia di Treviso, con la carta relativa, apparsa nell'agosto 1874). Nel 1875, nella prefazione al volume che riunisce i fascicoli del marzo-agosto, il programma si precisa ulteriormente affermando che gli «Annali» si propongono "di secernere le pratiche locali e ricercarne il loro fondamento nazionale, studiare ed esprimere in cifre e dimostrare, con osservazione ed esperienze, le condizioni della nostra enotecnia". Da segnalare l'attenzione prestata all'invasione della fillossera con La philloxera e la missione di Planchon in America (novembre 1873); La Filossera vastatrix in Francia (febbraio 1874); Relazione al Ministero d'agricoltura su le malattie delle viti (ottobre 1875). Da segnalare per l'importanza che ha acquistato nel campo della bibliografia enologica la presentazione del Catalogo bibliografico della letteratura enologica italiana pubblicato negli «Annalen der Oenologie» a cura del dottor A. Blankenhorn, con la collaborazione di Bechi, G. Sormanni e di G.B. Cerletti (agosto 1873).
Il periodico termina la pubblicazione a Milano nel 1876 per riprendere la pubblicazione, con il titolo «Rivista di viticoltura ed enologia italiana» a Conegliano. Diventerà anche l'organo della R. Scuola di viticoltura ed enologia di Conegliano, il cui regolamento organico viene pubblicato nell'ultimo numero degli «Annali» nel novembre 1876.
Nel 1875, in più puntate, pubblica gli Atti del primo Congresso enologico italiano tenutosi in Torino nel febbraio 1875, mentre gli Atti del secondo Congresso (Verona 1876) sono incompleti per la sospensione della testata. Tra i collaboratori vanno indicati: Achille Bruni, Antonio Carpenè, Hilger Erlangen, Luciano Scarabelli.
G. Mo.
Raccolte: MI120: 1872-1876.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/51/