555. L'Oreficeria italiana
Sottotitolo | Organo ufficiale della Società orefici, argentieri e affini poi Organo ufficiale della Associazione lombarda industriali orefici, gioiellieri, catenisti, dell'Unione fabbricanti argentieri di Milano e Lombardia, dell'Unione grossisti, dettaglianti, rappresentanti, importatori, orefici, gioiellieri, argentieri, orologiai. |
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Luogo | Milano. |
Durata | 1° maggio 1907 (a. I, n. 1) - novembre/dicembre 1926 (a. I, n. 1-2). |
Periodicità | Mensile. |
Direttore | Nessuno, poi Attilio Invernizzi. |
Gerente | Giuseppe Castiglioni poi Giuseppe Invernizzi poi Aristide Crosti poi Attilio Invernizzi.ù |
Stampatore | Milano, Tipografia Agraria poi Collettiva tipografica. |
Pagine | 24. |
Formato | 34,5x25 cm poi 33x23,5 cm poi 34,5x25 cm. |
Dalla constatazione dell'assenza nella categoria degli orafi di quello spirito di associazione che è stato "il primo coefficiente di fortuna per tanti rami d'industria", nasce, in seno al Consiglio direttivo della Società degli orefici, l'idea di pubblicare un periodico che sia portavoce di esigenze e punti di vista della categoria e ne accolga dibattiti e proposte, fornisca indicazioni di carattere pratico e dati significativi e proponga una "facile, economica e proficua" pubblicità (La nostra ragione di essere, 1° maggio 1907). Nella rivista, quindi - che non è in vendita, ma viene distribuita ai membri della società - accanto ad articoli e notizie su esposizioni e concorsi si segue l'attività delle scuole di oreficeria italiane e, in particolare, di quella annessa alla società, sino alla sua chiusura nel 1916. Si segnalano inoltre i dissesti e i fallimenti in corso, le oscillazioni dei prezzi di pietre e materie prime, le diverse tariffe doganali, le novità tecniche e si trattano le questioni economiche, commerciali, finanziarie, legali, connesse ai problemi e agli interessi della categoria, la misura di peso per le pietre preziose, le pesature arbitrali, la misura del fido, il servizio dei corrieri, i prezzi di vendita, le valutazioni degli stimatori, i rovinosi metodi di concorrenza, le assicurazioni contro i furti, la tassazione, i rapporti con le maestranze, nonché l'andamento dell'industria e del commercio orafi in Italia e la ricerca di un'efficace tutela presso il governo. Nell'agosto 1926 la Società si scioglie e viene fondata l'Associazione lombarda industriali orefici, gioiellieri, catenisti, ma con la costituzione, nell'agosto dello stesso anno, del Sindacato orefici, orologiai, argentieri e affini - incorporato nell'Associazione provinciale dell'abbigliamento, a sua volta dipendente dalla Federazione provinciale fascista dei commercianti - il Consiglio dell'associazione decade: l'inquadramento sindacale toglie alla rivista la sua ragione d'essere e l'«Oreficeria italiana» sospende le pubblicazioni.
I. Pi.
Raccolte: MI120: 1907-1926.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/555/