564. Il Pescatore del Verbano
Sottotitolo | Politico-commerciale-agricolo poi Giornale settimanale del Verbano. |
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Luogo | Luino. |
Durata | 7 gennaio 1880 (a. I, n. 1) - 27 aprile 1881 (a. II., n. 17). |
Periodicità | Settimanale. |
Direttore | Antonio Bolognini Pusterla poi Antonio Strigelli (direttore politico e letterario). |
Editore | Antonio Bolognini Pusterla. |
Stampatore | Luino, Tipografia di A. Bolognini Pusterla. |
Pagine | 4. |
Formato | 44x30 cm. |
Il periodico dedica inizialmente pari spazio alla cronaca (politica e non) e all'economia, soprattutto agricola; ma tale ambivalenza d'interessi andrà col tempo risolvendosi in una sempre maggiore considerazione per il primo ambito fino al cambio della direzione, che determinerà il completo abbandono delle tematiche economiche. Sul numero d'esordio si afferma di voler toccare "come di sfumatura la politica europea dandone le notizie più salienti" per fermare piuttosto l'attenzione "sulla politica d'Italia" con una rassegna settimanale "fatta da una egregia persona che si trova alla capitale e che occupa una carica d'una certa importanza"; tale persona si celerà sempre dietro l'anonimato o pseudonimi; un cronista, poi, "raccoglierà le notizie del lago e le farà conoscere ai nostri lettori". Riconoscendo l'importanza della "questione sociale", il «Pescatore» riserva una rubrica a parte "ove tratterà dell'agricoltura e del commercio dando i prezzi delle derrate sui principali mercati tanto dell'Italia che dell'estero, borse, cambi, estrazioni ecc. ecc.": in realtà tale rubrica non comprenderà altro che le estrazioni del Lotto e i bollettini della Borsa di Milano e del mercato di Varese.
I primi numeri contengono diversi scritti di carattere economico, come inchieste e statistiche del Ministero dell'agricoltura, industria e commercio (sui terreni incolti o paludosi, la cultura popolare, i fallimenti, il risparmio), commenti ai testi delle leggi sui dazi, i commerci e le imprese, confronti su tasse e prezzi del grano e del pane e gli atti della Camera di commercio ed arti di Varese. Negli articoli originali prevale l'interesse per l'attività primaria, in sintonia con l' "intendimento di occuparci in modo particolare delle condizioni e del movimento agricolo del paese" (L'agricoltura in Italia, 28 gennaio 1880): si affrontano argomenti quali l'istruzione agraria obbligatoria, l'importazione di granaglie dall'America, la coltivazione delle viti americane in Italia. Uno spazio fisso è poi riservato alle comunicazioni locali, sia ferroviarie che viabilistiche, con un costante aggiornamento telegrafico dei lavori per la ferrovia del Gottardo. Altri articoli, nei quali è frequente il ricorso a citrazioni da diversi altri giornali, trattano dell'industria serica in Italia, di piscicoltura, contrabbando, esposizioni e dei censimenti della popolazione e del bestiame.
Ben presto, però, dovendo il giornale fare i conti con gli interessi preminenti dei lettori, l'economia cede il passo ad altre tematiche: così, già nel tredicesimo numero, s'inaugura un'appendice letteraria comprendente versi e novelle.
Il 6 aprile 1881 (a. II, n. 14) Antonio Strigelli annuncia di lasciare la direzione "per particolari motivi e per meglio accudire ad alotre più positive occupazioni" (Un doloroso addio e un'idea nuova); tre settimane dopo l'editore, Antonio Bolognini Pusterla, avverte i lettori della sospensione delle pubblicazioni.
A. Ac.
Raccolte: MI120: 1880-1881.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/564/