629. Rivista commerciale

Sottotitolo Organo ufficiale dell'Associazione fra proprietari di esercizi, alberghi, caffè, ristoranti, birrerie, trattorie, offellerie, ecc.
Luogo Milano.
Durata 1° giugno 1911 (a. I, n. 1) - I quindicina di marzo 1912 (a. II, n. 6*).
Periodicità Quindicinale.
Gerente Gaetano Porta.
Stampatore Milano, Premiata tipografia agraria.
Pagine 4.
Formato 39,5x54,5 cm.

Il giornale, destinato ai soci dell'Associazione di cui è organo e ai quali infatti i primi numeri vengono distribuiti in omaggio - ha lo scopo di informare in merito a "tutte le questioni che possano interessare la classe" e di dar voce agli interessi e alle esigenze degli esercenti. Si occupa pertanto in primo luogo di argomenti dell'attualità econimica quali il caro-viveri, l'andamento dei mercati di alcuni prodotti di largo impiego, gli scambi commerciali e in particolare l'imminente revisione dei trattati di commercio, la politica fiscale. Fornisce inoltre resoconti dei congressi nazionali e esteri degli operatori del settore (albergatori, rappresentanti di commercio, agricoltori) e dà notizie su alcune innovazioni produttive.

Alcune rubriche fisse, "Notiziario generale", "Borsa", "Mercati", "Movimento commerciale", pubblicano rispettivamente i movimenti dei valori dei titoli e dei prezzi delle merci e le notizie di costituzione, scioglimento o modifica delle società commerciali; solo nei primi numeri sotto il titolo "Atti ufficiali" vengono riportati i verbali del consiglio direttivo dell'associazione di cui il periodico è organo.

Un'altra rubrica fissa funge da articolo di fondo affrontando tematiche politiche che rivestono un particolare interesse per i destinatari del giornale. Tra queste si distinguono la polemica contro il progetto di nazionalizzazione delle assicurazioni presentato da Giolitti, e soprattutto, a partire dal settembre 1911, la campagna a favore della guerra di Libia, che viene sostenuta, anche attraverso altri articoli, con incoraggianti informazioni sulle risorse economico-finanziare di cui l'Italia può disporre per far fronte all'impegno militare.

Politicamente vicino ai liberali, stigmatizza ogni forma di intervento pubblico, a livello centrale o locale, nell'economia ed è particolarmente avverso alle municipalizzazioni. Tutti gli articoli appaiono anonimi.

V. Ro.

Raccolte: MI120: 1911-1912.