696. Torino e l'Esposizione italiana del 1884
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Sottotitolo | Cronaca illustrata della Esposizione nazionale industriale ed artistica del 1884. |
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Luogo | Torino-Milano. |
Durata | s.a. [ma 1884], n. 1 - [1884], n. 60. |
Periodicità | Non indicata. |
Gerente | Continua alternanza tra Giuseppe Toppi e Antonio De Maria. |
Editore | Roux e Favale e Fratelli Treves editori. |
Stampatore | Milano, Stabilimento tipo-litografico letterario dei fratelli Treves. |
Pagine | Da 8 a 16. |
Formato | 37x26 cm. |
Note | Contiene numerose incisioni. |
Pubblicazione a fascicoli, edita dai Fratelli Treves di Milano in collaborazione con la Roux e Favale di Torino. Il singolo numero è posto in vendita a centesimi 25, mentre il costo complessivo del tomo è di lire 15. I fascicoli appaiono senza alcuna data.
Riccamente illustrato da eleganti incisioni, alcune delle quali opera di Ettore Ximenes, il volume descrive in modo completo l'Esposizione nazionale inauguratasi a Torino il 26 aprile 1884.
Dopo una approfondita descrizione delle figure del comitato esecutivo composto, tra gli altri, da Tommaso Villa - presidente - Edoardo Daneo, Paolo Boselli, e da Amedeo di Savoia duca d'Aosta presidente effettivo del comitato generale, pubblica una serie di scritti illustranti la città espositrice redatti da Edmondo De Amicis (Torino, n. 1 e 2-3), oltre a una Storia dell'Esposizione, a firma "np" (n. 1, 2-3).
Per quel che concerne i prodotti esposti, di particolare interesse gli articoli: Ciò che Roma manda all'Esposizione, Ciò che Firenze manda all'Esposizione, Ciò che Palermo manda all'Esposizione, Ciò che Venezia manda all'Esposizione, Ciò che Bologna manda all'Esposizione (n. 6); Ciò che Torino porta all'Esposizione, Ciò che Milano manda all'Esposizione, Ciò che Napoli manda all'Esposizione (n. 7).
Tra gli scritti di carattere economico-industriale inerenti la meccanica e le ferrovie ricordiamo: L'ing. Agudio (n. 9) e La ferrovia di Superga (n. 9), entrambi sulla figura di Tommaso Agudio inventore e costruttore della ferrovia funicolare di Superga; Il materiale ferroviario (n. 11-12 e 13) scritto dall'ing. Sartorio; Strade ferrate dell'Alta Italia (n. 52) e L'aratro a vapore Ceresa (n. 27). Per quel che concerne le imprese tessili, segnaliamo: Le industrie biellesi e l'arte della lana (n. 16); La mostra della ditta R. Pucci e C. di Perugia (n. 36) sorta nel 1873 per l'allevamento di bachi e l'articolo La bachicoltura all'Esposizione (n. 37). Sull'industria alimentare cfr. gli scritti: Frutticoltura (n. 11-12) e Tra salami e mortadelle (n. 11-12) entrambi celebrativi delle produzioni della ditta di Francesco Cirio; Latte, burro e cacio (n. 26); La frutticoltura italiana all'Esposizione (n. 34); Le latterie sociali (n. 38); Le bevande all'Esposizione (n. 53). Sull'industria dell'abbigliamento: Fra scarpe e stivali (n. 36) e La fabbrica dei guanti dei Fratelli Fiorio (n. 36). Sull'editoria: Tra i libri (n. 27) illustrante le produzioni offerte dalle case Zanichelli, Le Monnier, Loescher, Sonzogno, Sommaruga, Bocca, Hoepli, Paravia, Treves, ecc. e l'articolo Il chiosco dei Fratelli Treves di Milano (n. 32). Tra i brani illustranti alcune imprese ricordiamo: Le carte da tappezzeria (n. 11-12) sull'impresa fondata nel 1806 a Isola del Liri da Carlo Lefebvre conte di Balsorano; Le ceramiche Antonibon (n. 26) sulla antica fabbrica Antonibon di Nove; Lo stabilimento Fratelli Lanza (n. 27) sulla omonima ditta produttrice di candele steariche sorta a Torino nel 1838; Il padiglione dell'impresa industriale italiana di costruzioni metalliche di Napoli (n. 33) sorta nel 1871 e diretta dall'ing. Alfredo Cottrau. È doveroso inoltre ricordare una ricca serie di articoli sulle attività manifatturiere minori, quali le fabbricazioni di: bastoni, ombrelli, fiori artificiali, pipe, occhiali, dolciumi, oreficeria e orologeria, articoli per l'abbigliamento, profumi, ecc., in Le industrie a mano (n. 24, 25, 31, 35, 36, 40, 41, 45, 49). Sulle industrie estrattive si vedano invece: I combustibili fossili (n. 14); Lo zolfo (n. 20) e Le miniere e i metalli (n. 31, 32, 35), tutti redatti dall'ing. Sartorio. Dello stesso autore segnaliamo anche il contributo La carta (n. 21).
Tra gli articoli di carattere generale ricordiamo invece: Il castello medievale all'Esposizione (n. 41, 42, 44) e Il bello nella Esposizione (n. 55, 56, 57), scritti da Camillo Boito; un pezzo dedicato alle Fotografie (n. 44), redatto dal giornalista e scrittore Raffaello Barbiera, oltre alla riproduzione del discorso pronunciato dal giornalista, scrittore e politico Raffaele De Cesare in La produzione napoletana all'Esposizione (n. 37).
A. Co.
Raccolte: MY043: 1884.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/696/