La pubblicazione si propone di essere "eco del commercio nel reclamare e nel dare impulso al perfezionamento del sistema dei trasporti, perché questi riescano regolari, celeri, comodi e sicuri […] e perché si possa in un certo modo, nel pubblico vantaggio, rendere popolare la speciale materia di cui si ragiona" (Il nostro programma, 15 gennaio 1899).

Nata come "diretta emanazione" dell'Istituto Angelo Rossi di Bergamo, ovvero da "una istituzione la quale da un decennio lotta nell'interesse del ceto commerciale e che il ceto commerciale vuol sorreggere nei conflitti coi vettori", la rivista ne condivide lo scopo di "tutela dei mittenti e dei destinatari nella esecuzione del contratto di trasporto ferroviario" e nelle altre evenienze più comuni.

La rivista è divisa in due parti, la prima delle quali viene dedicata alla "critica" costruttiva del sistema ferroviario (cfr. La pesatura delle merci nelle stazioni secondarie. Inconvenienti, 15 settembre 1899), alla giurisprudenza e alla evoluzione legislativa in atto (cfr la rubrica "Materia legislativa e regolamentare").

La seconda parte riguarda vicende particolari (cfr. Limitazioni del servizio merci sulle ferrovie inglesi nei giorni festivi, 15 febbraio 1899) e le "Comunicazioni dell'Ufficio di controllo e contenzioso ferroviario" dell'Istituto Angelo Rossi.

Nell'ultimo numero, con un avviso (Ai nostri benevoli lettori, 15 dicembre 1899) si annuncia la fine delle pubblicazioni, per motivi economici, cioè per la scarsa risposta del mercato alla rivista.

M. Te.

Raccolte: MI120: 1899.

Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/701/