714. Il Vero amico del contadino
Sottotitolo | Ossia istruzioni popolari per campagnuoli italiani. Manuale per l'anno poi Ossia istruzioni rurali pei campagnuoli. Manuale per l'anno poi Ossia istruzioni popolari pei campagnuoli. Manuale pel |
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Luogo | Milano. |
Durata | 1850 (a. I) - 1859 (a. X*). Col 1856 inizia la nuova serie. |
Periodicità | Annuale. |
Editore | Tipografia di Marsilio Carrara poi Tipografia Motta di Marsilio Carrara. |
Stampatore | Milano, presso l'editore. |
Pagine | 252 poi 204 poi 176. |
Formato | 16x10 cm poi 18x11 cm poi 16x10 cm. |
Note | Contiene alcune illustrazioni e tabelle. |
È uno dei più interessanti almanacchi popolari di agronomia dell'Ottocento. Alterna scritti di vario argomento ma sempre approfonditi e ricchi di dati statistici, opera di estensori competenti e qualificati, a nozioni e ammonimenti all'insegna del paternalismo e del conservatorismo sociale. Assai utile per conoscere il bilancio dei raccolti agricoli in Lombardia anno dopo anno, nel cosiddetto "decennio di preparazione", contiene fra l'altro l'elenco di fiere e mercati della regione, la descrizione dei lavori orticoli da compiere mese per mese, una bibliografia di "opere nuove agricole" e articoli di fisiologia vegetale, concimazione, apicoltura, bachicoltura, orticoltura, risicoltura, viticoltura, zootecnia, oltre che su mostre, associazioni e casse di risparmio agrarie, premi e programmi di accademie.
"La società - si dice in un articolo programmatico - è affaticata da profonda inquietudine dell'avvenire e dalla stanchezza del presente [ ], un fermento negli animi popolari [ ] partorisce dissidî irreconciliabili, ed un deplorabile sperperamento di forze. L'unità del concetto sociale è il grande bisogno dell'epoca [ ]. È indubitato che la ignoranza e la miseria delle classi più numerose d'una data società sieno le cause vere del decadimento di quella [ ]. Lungi dall'intrattenere le ignare menti nella contemplazione d'un ordine d'idee trascendenti affatto la necessità pratica della vita privata e civile [ ] è urgente bisogno di condurle nel campo dell'azione vera collettiva della vita civile, a stringere vieppiù il patto sociale che all'individuo e all'universale egualmente provveda [ ] necessaria tornerà una paziente analisi degli elementi antisociali i quali bisogna o ricondurre sul retto sentiero, o metter fuori dalla legge comune. A ciò è d'uopo una sufficiente erudizione istorica" (C., ovvero Marsilio Carrara, Agli amici di campagna, 1852).
A tali principi s'informa il principale compilatore delle prime annate, Felice Dossena, nella stesura di Terra lombarda. Notizie economico-agricole, (40 pagine di testo con numerose tabelle, 1852). Dossena è anche autore nella stessa edizione di Fittanza agricola lombarda, Servi della gleba, Uve del 1851, Agli agricoli lombardo-veneti sul partito che possono trarre nelle terre non irrigabili delle basse, Alcune terre abbandonate o quasi abbandonate in Lombardia da dissodarsi e Progresso scientifico e pratico dell'agricoltura. Gli altri articoli suggeriscono metodi e consigli in materia di allevamento di bovini e suini, di coltivazione e concimazione dei campi, di impiego di strumenti in agricoltura e di lavorazione del prodotti.
"Consacrato all'avanzamento dell'agricoltura, degli agricoltori", l'almanacco dichiara che suo "compimento finale" è "la vostra istruzione, il vostro benessere" (Benevoli campagnuoli, 1853). L'annata 1853 reca gli articoli Miniere lombarde, Boschi, Gelsi di Lombardia, Insegnamento agricolo nazionale e Associazione agricolo-industriale, tutti firmati da Dossena, oltre a studi di economia e finanza dedicati a paesi stranieri (come Francia e Stati Uniti) o a precise aree lombarde (Luigi Patellani, Sui bagni di Masino e sul modo di fabbricazione del formaggio in quella valle; G.G. Nessi, Le torbiere presso Daverio, Angera e Mombello, provincia di Como). Fra gli altri collaboratori compaiono Michele Balsamo-Crivelli, Angelo Bellani, Vincenzo Fusina e Giuseppe Pedrali.
Nel 1856 Marsilio Carrara premette che l'almanacco, pur contando fino a quell'anno molti scritti teorici, ha avuto"una grandissima diffusione in queste provincie. Cominciando però con questo anno una seconda serie, il sottoscritto editore ebbe in animo di darvi un carattere e un indirizzo del tutto pratico, nonché una forma la più popolare possibile, affine di renderne accessibile la lettura alle più comuni intelligenze" (Due parole dell'editore). Dossena è rimpiazzato con Ottavio e Domenico Rizzi; due lunghi articoli si occupano di Economia delle coltivazioni e Sulla domestica economia dei contadini ed artigiani campestri e giuste nozioni per riparare ai difetti di vari rami della medesima. In seguito le firme si fanno sempre più rare fino a sparire del tutto, anche se la pubblicazione vanta "articoli scelti e scritti da persone esclusivamente esperte nell'arte agricola" (dal retrospizio dell'edizione del 1858). Da segnalare una "Rassegna agricola" di consigli e rimedi e l'articolo su La prima esposizione d'orticultura in Milano nell'edizione del 1857, oltre a una breve relazione di Cesare Cantù su Il girasole in quella dell'anno successivo.
A. Ac.
Raccolte: MI120: 1852-1853; 1856-1859.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/714/