Posto che "non abbiamo nel nostro paese un soddisfacente risultato nel pubblico servizio della viabilità, che è pure uno dei più importanti rami d'attività di una nazione", la "Nuova serie della «Viabilità» (che fa seguito alla prima serie pubblicata dall'aprile all'ottobre 1877), si propone di insistere per "promuovere e applicare i rimedî ai mali provenienti dai vizî o da incoscienza, che sono le fonti precipue dei danni che il pubblico lamenta. Dopo aver esortato il pubblico a reagire contro le inefficienze denunciate, nello stesso articolo si legge che "nell'intento di continuare l'opera incominciata dal periodico settimanale «La Viabilità», noi trasformiamo questo periodico in una rivista mensile col medesimo titolo e col medesimo compito, il compito cioà di mettere in evidenza ogni sorta di mali che turbano la locomozione" («La Viabilità». Rivista mensile del pubblico servizio, novembre 1877).

Malgrado il dichiarato intento di abbracciare tutti i settori del trasporto, come nella rivista cui si sostituisce, pochi sono gli articoli di argomento non ferroviario (cfr. Strade comunali obbligatorie e mezzi per costruirle, novembre 1877).

In generale, l'impostazione riprende la vecchia «Viabilità» con articoli di largo respiro (cfr. La produttività ferroviaria, novembre 1877) alternati a pezzi di carattere locale (cfr. Ferrovia Novara-Vercelli, gennaio 1878 o Viabilità interna ed esterna a Milano, dicembre 1877).

Come rubrica fissa viene proposta una "Rivista dei giornali". Gli articoli non sono firmati.

M. Te.

Raccolte: MI120: 1877-1878.

Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/716/