722. La Vita rustica
Sottotitolo | Bollettino mensile del Consorzio agrario cooperativo di Bergamo. |
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Luogo | Bergamo. |
Durata | 12 gennaio 1908 (a. I, n. 1) - 20 dicembre 1913 (a. VI, n. 8). |
Periodicità | Senza periodicità fissa. |
Gerente | Carlo Mioni. |
Editore | Consorzio agrario cooperativo di Bergamo. |
Stampatore | Bergamo, Tip.-Lit. Mariani. |
Pagine | 4. |
Formato | 30x22 cm. |
Note | Illustrazioni nel testo. |
Il compito che si pone il bolletino, spedito gratuitamente a tutti i soci del Consorzio agrario cooperativo bergamasco, è quello di "sostituire le numerose circolari che finora veniva diramate per le comunicazioni ai soci" e pertanto "non tratterà argomenti di tecnica agraria se non quando sia strettamente necessario per far conoscere il miglior impiego delle materie di uso agricolo che il consorzio acquista per conto degli agricoltori", rimandando, per la formazione tecnica a «Il Lavoro bergamasco» (Due parole ai lettori, n. 1 del 12 gennaio 1908).
«La Vita rustica» è strutturata in rubriche fisse: "Sezione merci", generalmente in prima pagina, contenente notizie rigurdanti i prezzi dei semi e dei concimi; "La sezione analisi" (analisi chimiche svolte soprattutto sui concimi); "Contabilità" (scadenze dei pagamenti); "Sezione macchine" (volta a pubblicizzare gli strumenti che il consorzio vende agli agricoltori; la rubrica è spesso corredata da illustrazioni; e infine la "Sezione propaganda", una specie di bollettino bibliografico riguardanti le pubblicazioni a carattere agrario.
In occasione dell'assemblea dei soci del Consorzio del marzo 1912 «La Vita rustica» pubblica con la Relazione del Consiglio di amministrazione (presieduto da Giacinto Benaglio) e il rapporto dei sindaci (Augusto Henking, Francesco Leidi, Alessandro Roncalli) un interessante "quadro statistico del movimento complessivo del Consorzio" per il periodo 1897-1911 dal quale si deduce il numero dei soci e la loro provenienza geografica (4 aprile 1912).
La scarsa attenzione riservata dai soci del consorzio al «Bollettino» ("comprendiamo facilmente che la maggior parte di essi non leggono questo nostro bollettino", lamenta l'articolo redazionale del 22 febraio 1913) conduce il 20 dicembre 1913 alla sua chiusura.
M. Ge.
Raccolte: BG014: 1908-1913.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/722/