Sezione Longobarda

Definizione: collezione

Tipologia: artistico

Istituto di conservazione: Musei Civici del Castello Visconteo, Pavia (PV)

Consistenza

Gli straordinari reperti si riferiscono ad un periodo compreso tra il VI e il XI sec. d.C., quando Pavia ricopre ruoli di primaria importanza: è seconda capitale del regno ostrogoto, con Teodorico (490-525), poi con i Longobardi sede permanente della loro corte, quindi capitale del regno italico con i Carolingi.
Sono testimonianze materiali frutto di trovamenti occasionali, pezzi di qualità altissima (stipiti, soglie, colonnine, plutei, pilastrini, transenne, capitelli, pulvini), sopravvissuti grazie al riuso e all'utilizzo come materiale di costruzione e riempimento in contesti successivi. La maggior parte di manufatti riguarda la celebrazione regia, gli ambienti aulici e di corte, sono sigilli di tombe terragne con iscrizioni che rimandano a personaggi longobardi di grande rilievo, quali la badessa di stirpe reale Teodote alla quale riconducono due plutei istoriati del VIII secolo, con l'albero della vita tra draghi alati e un calice affiancato da pavoni, tra i pezzi migliori e più noti a livello europeo.
Tra i più alti vertici delle testimonianze scultoree dell'VIII sec. anche la lastra tombale marmorea con monogramma di dedica, già ritenuta del nobile Senatore, recentemente ricondotta alla tomba di Severino Boezio.
Un piccolo ambiente ospita il "Tesoretto di S. Michele", argenti paleocristiani trovati durante scavi nella basilica e il sigillo in piombo (bulla plumbea) dell'imperatore Lotario, ante 855, quindi le preziose oreficerie ostrogota (fibule a staffa in argento, un anello con castone, un'armilla e la straordinaria fibbia da parata in argento dorato e pietre della fine V-inizio VI sec.) e longobarde (orecchini in oro e argento, crocette in lamine d'oro punzonate, anelli con monogramma in oro, collane in oro e in paste vitree, monete) provenienti da corredi funerari, che testimoniano lo splendore raggiunto da Pavia capitale di Regno. Un reperto di eccezionale valore è la sella plicatilis, sedia pieghevole da campo con decoro raffinato, forse parte del corredo di un militare di alto rango o di un magistrato, rinvenuto in Ticino; è un esemplare rarissimo, per la complessità tecnica e il raffinato decoro, di arte carolingia o ottoniana.

Notizie storico critiche

La sezione archeologica (cinque saloni I-II-III-IV-V), al piano terra dell'ala meridionale del castello, viene completata dalla sala VI. . Inaugurata il 22 giugno 1991, corrisponde all'antica camera del castellano cui era riservata la cura e la custodia del castello, è attualmente dedicata all'Alto Medioevo, a Pavia longobarda e capitale di regno (572-1024).
Tra il 2000 e il 2002 lo spazio espositivo è stato riordinato, con l'aggiunta di nuovi pezzi e nel 2003 riallestito con il contributo della Regione Lombardia, Culture, Identità, Autonomie: nel percorso espositivo la sequenza cronologica e stilistica è interna ai nuclei di provenienza dei pezzi. Molto utili i pannelli introduttivi con la carta storica di Pavia e brani tratti dalla "Historia Langobardorum" di Paolo Diacono.