Caproni Ca.1 - aereo - meccanica
Caproni, Gianni
Descrizione
Biplano leggero e di dimensioni contenute, con un solo motore a doppia elica traente, caratterizzato da una configurazione con ali in prua, fusoliera a traliccio e impennaggi in coda. La fusoliera è formata da un lungo traliccio ligneo a sezione rettangolare; l'anima della struttura è in legno di bagolaro, e la rigidità della connessione tra le parti è garantita da squadre in alluminio: in questo modo la struttura è leggera e flessibile, relativamente resistente e facile da riparare. La fusoliera è vincolata alla cellula alare biplana in testa all'aereo e al sistema degli impennaggi, pure biplani tanto i verticali quanto gli orizzontali, in coda. Le ali, dotate di alettoni con cerniere flessibili, sono basate su una struttura con longheroni (longitudinali rispetto all'apertura) formati da tubi di legno compensato e centine (trasversali) a loro volta in legno che supportano un rivestimento in tela.Tra i montanti che collegano le due ali sono collocate alcune superfici verticali (dette "chiusure parziali") che servono a migliorare la stabilità dell'aereo. Il sistema degli impennaggi è composto da due timoni verticali flessibili e da due piani orizzontali con funzione portante e stabilizzatrice, con una parte fissa e una mobile. Quest'ultima è controllata da un volante a disposizione del pilota. Tutti e due i gruppi di superfici portanti (sia le ali che i piani orizzontali di coda) sono dotati di sistemi per variare il loro angolo d'incidenza. Il carrello d'atterraggio, fisso, è formato da cinque ruote a raggi di grande diametro, di cui due collocate sotto la sezione centrale dell'ala, due sotto le estremità dell'ala stessa, e una in coda; la struttura che supporta la coppia di ruote centrali anteriori è prolungata in avanti a formare un pattino in funzione anti-cappottata e presenta, alla sua estremità, una coppia di ruote piccole e larghe che servono per impedire al pattino di conficcarsi nel terreno.
Funzione: Volò una sola volta (il 27 maggio 1910) a Malpensa, nella brughiera di Somma Lombardo; all'atterraggio si schiantò violentemente, ma senza conseguenze per il pilota.
Notizie storiche: Il Caproni Ca.1 è il più antico aereo conservato in Italia e il primo in assoluto ad aver volato nella brughiera di Gallarate, lanciando il seme dell'odierno aeroporto intercontinentale di Malpensa e creando la tradizione aeronautica della provincia di Varese. Fu progettato dall¿ing. Gianni Caproni (1886-1957), pioniere dell¿aviazione e fondatore del famoso gruppo industriale, facendovi confluire esperienze fatte a Trento, in Belgio e in Francia. La struttura era interamente in legno, con originali longheroni in tubo di compensato. Il motore era un Miller da circa 30 cavalli dal funzionamento incerto. La costruzione fu avviata ad Arco, allora ancora in territorio austro-ungarico. Nell¿aprile 1910 Caproni trasferì il biplano nella brughiera di Gallarate attorno alla Cascina Malpensa, allora usata come terreno di manovra della cavalleria. Qui, con il fratello Federico e gli operai trentini "Ernestin" Galas ed "Erneston" Contrini, costruì il primo hangar e completò l¿aereo. Il 27 maggio 1910 il Ca.1 fu affidato all¿autista Ugo Tabacchi che, del tutto digiuno di pilotaggio, riuscì a decollare e percorrere una lunga retta di volo prima di scassare l¿apparecchio in atterraggio. Il Ca.1 fu poi riparato e utilizzato da Tabacchi per impratichirsi nelle manovre al suolo, in attesa del Ca. 2 con il quale volò il 12 agosto 1910. Accantonato in officina, nel 1939 il Ca. 1 fu esposto nel Museo Caproni a Taliedo. Trasferito presso la villa di famiglia a Venegono Superiore per sottrarlo al rischio dei bombardamenti, ne è uscito solo nel gennaio 2007. A conferma della sua originalità, durante il restauro si sono rinvenuti nei longheroni ritagli di giornale del 4 giugno 1908.
Autore: Caproni, Gianni (costruttore) (1886-1957)
Datazione: - ante 1910
Materia e tecnica: metallo; legno
Categoria: meccanica
Misure: 10.50 m x 9.86 m x 3.36 m (intero)
Peso: 550 kg (intero (a vuoto))
Peso: 650 kg (intero (massimo al decollo))
Collezione: Collezione di Volandia - Parco e Museo del Volo
Collocazione
Somma Lombardo (VA), Volandia - Parco e Museo del volo
Credits
Compilazione: Uva, Cristina (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/3o210-00395/
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