Agusta-Bell AB-47 G - elicottero - meccanica
AgustaWestland
Descrizione
Elicottero ad uso civile con cockpit racchiuso in una grande bolla in plexiglas, struttura scoperta realizzata con tubi saldati e carrello a pattino. La cabina presenta una configurazione a tre posti mentre i serbatoi sdoppiati sono posizionati ai lati del motore.
Notizie storiche: L' AB47 è stato il primo elicottero certificato per uso civile l'8 marzo 1946. Fu progettato prevalentemente da Arthur M. Young che lavorò con la Bell Helicopters a partire dal 1941. Ne sono stati prodotti più di 5600 esemplari fino al 1974, compresi 1200 costruiti in Italia dalla Agusta (dove venne denominato AB-47), 239 in Giappone e 239 nel Regno Unito. I primi modelli erano realizzati con configurazioni molto diverse tra loro, variando tra esemplari con cabine aperte o chiuse o con carrello a 4 ruote; l'equipaggio poteva essere di 2 o 4 persone. Il modello più comune, il 47G, fu introdotto nel 1953. L'esemplare conservato presso il Museo Agusta è stato collaudato il 9 Maggio 1955, quando fu consegnato all¿Azienda di Stato Foreste Demaniali (ASFD), e costituisce l'unico AB-47G esistente in Italia e forse in Europa. Preso poi in carico alla CIE (Compagnia Italiana Elicotteri), con simbolo del pino sul bulbo, fu il primo elicottero a sorvolare Roma con il Ministero dell¿agricoltura, l'Onorevole Medici. Nel 1957 ha partecipato a numerosi salvataggi e ricerche durante l¿alluvione del Polesine e fu impiegato fino agli anni '60 nella sorveglianza del delta del Po. Se ne persero poi le tracce fino al 2009, quando fu trovato in un deposito e restaurato a cura di un gruppo di lavoratori Agusta e del Corpo Forestale dello Stato.
Autore: AgustaWestland (costruttore) (1923-)
Datazione: post 1955 - ante 1955
Materia e tecnica: metallo
Categoria: meccanica
Misure: 2.286 m x 12.617 m x 2.827 m (intero)
Peso: 865 kg (intero (a vuoto))
Collezione: Collezione del Museo Agusta
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/3o210-00397/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).