Esofagoscopio - medicina e biologia

Esofagoscopio - medicina e biologia

Descrizione

Un lungo tubo metallico cavo, connotato da una scala graduata con numeri incisi da 5 a 40, costituisce il tubo di inserimento, ovvero la parte dello strumento da introdursi nel corpo del paziente. Quasi perpendicolare al tubo si trova l'unità di controllo dello strumento data dall'impugnatura - anch'essa in metallo - e dalla parte ottica. Quest'ultima si trova sopra l'impugnatura, al termine del tubo, ed è caratterizzata da due lenti entro le quali il medico può osservare le cavità interne del corpo. L'elemento di raccordo tra l'ottica e il tubo consente la parziale rotazione dell'ottica stessa e la possibilità quindi di indirizzare la visione ad angoli differenti. Sopra la parte ottica è posta una valvola dalla quale si dipartono due cavi di connessione terminanti ciascuno in un attacco, da inserire in un generatore. Il generatore è di metallo verniciato di color avorio; nella parte anteriore ha due attacchi muniti di viti, nei quali inserire gli spinotti dei cavi di connessione dello strumento e una manopola per regolare l'emissione. Nella parte posteriore è inserito il cavo elettrico per alimentare il generatore e si trova un'altra valvola di regolazione.

Funzione: Strumento per praticare l'endoscopia, esame che permette la visione della superficie interna di condotti naturali, di organi cavi e di cavità sierose del corpo umano allo scopo di rilevarne le eventuali alterazioni e di procedere a interventi locali.

Materia e tecnica: metallo; cavo elettrico; vetro; plastica

Categoria: medicina e biologia

Misure: 54.5 cm x 4.5 cm (parte: esofagoscopio); 9 cm x 14.5 cm x 6 cm (parte: trasformatore)

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

Credits

Compilazione: Torelli, Ilaria (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).