Stroboscopio
Alberto Branca - Milano
Descrizione
L'apparecchio è costituito da un corpo motore da cui sporge, nella parte posteriore, un cilindro dotato di una finestra. All'interno di questo un secondo cilindro, rotante e dotato di alcune fessure, all'interno del quale trova posto una lampadina: nel momento in cui la fessura del cilindro rotante passa davanti alla finestra è visibile un lampo di luce. Il cilindro rotante è coassiale ad una piccola puleggia scanalata che, tramite una cinghia (mancante) riceve il movimento di una seconda puleggetta posta più in alto e di poco sporgente dal corpo dello strumento. Nella parte anteriore un quadrante indicante i "tours x 1000", graduato da 0 a 14, con il marchio "Jaeger". Poco sotto un reostato e in alto un interruttore acceso/spento. Etichetta metallica "Alberto Branca - Milano - V.115 - P 50"
Funzione: Misurare la velocità di parti in movimento, in particolare la velocità di rotazione dei fusi
Modalità d'uso: Lo stroboscopio è uno strumento che permette di osservare e studiare un oggetto in un moto, che può essere rotatorio o oscillatorio, come se fosse fermo, nonché misurarne la velocità. Il principio di funzionamento si basa sull'osservazione, in condizioni di scarsa illuminazione, dell'oggetto in movimento costante, illuminato da brevissimi lampi di luce di forte intensità. Basta rivolgere la lampada sulla parte in rotazione e variare lentamente la frequenza dei lampi fino a vederla ferma, a quel punto conoscendo la frequenza dei lampi si può risalire alla velocità di rotazione in giri al minuto, moltiplicando il valore di frequenza per 60.
Autore: Alberto Branca - Milano
Datazione: ca. 1910 - ca. 1920
Materia e tecnica: legno; ferro; acciaio; ottone; vetro
Misure: 12 cm x 33 cm x 19 cm
Collezione: Macchine e strumenti tessili del Museo Didattico della Seta di Como
Collocazione
Como (CO), Museo Didattico della Seta
Credits
Compilazione: Bianchi, Carlotta (2002); Masciadri, Diego (2002)
Aggiornamento: Bianchi, Carlotta (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6m020-00100/
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