Viscosimetro
Descrizione
L'oggetto completo è costituito da un contenitore a doppia camera, un coperchio e un perno in legno con punta in ottone. La camera interna, della capacità di circa 200 centimetri cubi, ha le pareti dorate e, sporgenti da queste, tre gancetti con la punta rivolta verso l'alto. Nello spazio interposto un primo gancio permette l'alloggiamento di un termometro (mancante), utilizzato per mantenere sotto controllo il riscaldamento), un secondo gancio permette invece il posizionamento di un agitatore. Il coperchio possiede un foro per l'inserimento del termometro (mancante) nella camera interna che entra inclinato e rivolto verso il centro; una corona di fiammelle a gas serve a scaldare il bagno ed è sostenuto da un treppiede. Manca anche il recipiente di vetro collocato sotto il treppiede, della capacità di 200 centimetri cubi, con una tacca a 100 centimetri cubi. Normalmente sono in dotazione due termometri, uno che misura da 10° a 50°C, l'altro da 45° a 100°C.
Funzione: Misurazione della viscosità dei combustibili o degli oli minerali (in gradi Engler), tramite la verifica del tempo di defluizione. La viscosità è data dal rapporto fra il tempo impiegato da una determinata quantità di olio a defluire da un tubo di determinate dimensioni e quello impiegato dalla medesima quantità di acqua alla medesima temperatura (normalmente 20°C, ma per sostanze molto dense si può operare a temperature superiori). L'utilità in campo tessile è verificare le caratteristiche dei combustibili da utilizzare nelle caldaie oppure degli oli lubrificanti.
Modalità d'uso: Taratura dello strumento, a 20°C: fra le due camere si mette acqua. Si inserisce nella camera interna il perno (così che la punta chiuda il foro sul fondo) e loasi riempie di acqua distillata a filo dei gancetti, verificando in tal modo la messa in piano dello strumento. Si applica il coperchio e si inserisce il termometro. Sotto le gambe del treppiede si colloca il vaso di vetro. Si porta in temperatura (20°C) l'acqua di taratura dello strumento, muovendola con l'agitatore, si toglie il perno e si registra il tempo di caduta dell'acqua nel vaso sottostante in corrispondenza dei 100 e dei 200 centimetri cubi. Il secondo termometro, inserito nella camera esterna, serve per tenere sotto controllo la velocità di riscaldamento. Si ripete l'operazione almeno tre volte. Si vuotano e si asciugano sia il contenitore dello strumento che il vaso sottostante. Analisi: nel recipiente si mette il combustibile da esaminare, con il perno inserito, si riscalda fino alla temperatura voluta (differente a seconda dei combustibili) e procede come descritto per la fase di taratura. Il rapporto fra il tempo di caduta del combustibile e il tempo di caduta dell'acqua dà il valore della viscosità espresso in gradi Engler a quella temperatura.
Datazione: post 1930 - ante 1940
Materia e tecnica: ottone; ferro; legno
Misure: 20 cm x 35 cm
Collezione: Macchine e strumenti tessili del Museo Didattico della Seta di Como
Collocazione
Como (CO), Museo Didattico della Seta
Riferimenti bibliografici
Villavecchia V. "Trattato di chimica analitica applicata - Metodi e norme per l'esame chimico ed il controllo dei principali prodotti industriali ed alimentari", Milano , V. primo, pp. 826-828 ff. 62, 63
Credits
Compilazione: Bianchi, Carlotta (2002); Masciadri, Diego (2002)
Aggiornamento: Bianchi, Carlotta (2007); Modenese Roberto (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6m020-00240/
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