Trituratrice - industria, manifattura, artigianato

produzione italiana

Trituratrice - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

la macchina è costituita da un basamento esagonale in spessa lamiera le cui facce sono riccamente decorate a sbalzo con al centro losanghe romboidali con motivi araldici ed ai 4 angoli delle borchie rotonde a rosetta.Sopra il basamento c'è, leggermente sporgente, un cilindro metallico che si svasa nella metà superiore .Il basamento di quest'ultima parte è in granito con foro centrale ed il tutto forma una conca tronco conica.Dal centro della losanga della faccia destra del basamento esce un albero d'acciaio orizzontale alla cui estremità sono calettate due ruote a razze parallele con superficie esterna liscia , sede di applicazione di cinghie di cuoio per ricevere il movimento da fonte esterna. L'altra estremità dell'albero termina al centro dell'interno del basamento dove attraverso una coppia di ingranaggi troncoconica trasmette il movimento ad un albero verticale che a sua volta , attaverso altra coppia di ingranaggi , lo trasmette alla base di granito della conca facendola girare .Un grosso traliccio orizzontale a portale è installato alla parte fissa della macchina tramite due bracci verticali esterni alla conca che si innestano sulle facce laterali del basamento e un braccio centrale che attraversa il foro del granito della base della conca.Sui due bracci verticali sono applicati orizzontalmente verso l'interno della macchina e simmetricamente due alberi su cui sono calettati due rulli pieni in granito leggermente tronco conici , folli ,uno rasente alla superficie esterna della conca e l'altro rasente all'albero centrale del traliccio.Due palette sono montate su quest'ultimo e altrettante due sui bracci esterni.Tanto le palette che i rulli rasentano anche la base della conca ; sull'albero centrale è applicata anche una tubazione con rubinetto rasente alla base e con foro terminale .

Funzione: La macchina faceva parte della catena per preparare l'impasto di dolciumi ; nel caso specifico triturava,macinava i nocciolini di albicocche (armelline ) per gli amaretti portando l'impasto ad una granulometria ancora grossolana.Era comuque utilizzata anche per triturare nocciolini a guscio duro, come mandorle o semi vari.In questa fase si liberano dall'impasto alcune sostanze tossiche contenute nel frutto del nocciolo.

Modalità d'uso: I noccioli di albicocche preventivamente lavati e disinfettati vengono manualmente versati dentro la conca.Quindi tramite una trasmissione a cinghia centralizzata si avvia il movimento dell'albero con le ruote calettate e quindi mediante la trasmissione sopra descritta comincia a girare la piastra in granito su cui poggiano i noccioli.Il resto dell'incastellatura resta fissa.I nocciolini passando più volte sotto le ruote folli di granito si frantumano e tramite le 4 palette l'impasto viene continuamente portato e girato verso il centro in maniera che l'impasto acquisti sempre maggiore omogeneità.I rulli possono subire piccoli spostamenti verticali in maniera da variare la loro distanza dalla superficie di base.Più distante all'inizio quando i nocciolini sono ancora interi ,diminuendola man mano che la frantumazione aumenta fino a portare tutto l'impasto alla medesima granulometria ,giudicata ottimale dall'addetto alla catena.

Ambito culturale: produzione italiana

Datazione: ca. 1888 - ca. 1940

Tipologia: macina

Materia e tecnica: acciaio; ferro; granito; cuoio

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 120 cm x 155 cm x Ø 91 cm

Peso: 250 kg

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Credits

Compilazione: Siena, Arnaldo (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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