Wundercart RG 595 - radiofonografo - industria, manifattura, artigianato
Wundercart; Lesa
Descrizione
Apparecchio in legno, di forma parallelelpipeda e poggiante su sostegni in legno. La parte superiore presenta uno sportello apribile all'interno del quale è inserito il giradischi. Il giradischi è costituito da un piatto girevole ed un'asta rotante sulla quale è collocata la puntina. Il piatto girevole è coperto da un tappetino circolare in gomma. Una rotella permette di selezionare la velocità di rotazione del piatto per dischi a 78, 45, 33, 16 giri/min. E' inoltre presente un dischetto in plastica da inserire al centro del piatto girevole. La parete frontale dell'apparecchio è invece occupata dall'altoparlante e dai dispositivi d'uso. Nella parte alta della parete frontale troviamo un altoparlante ellittico ricoperto da tessuto intrecciato e nella parte bassa i comandi per l'accensione e la sintonizzazione. Di fianco all'altoparlante è inserito l' indicatore visivo di sintonia "occhio magico". La rotella di sinistra permette l'accensione e la regolazione del volume e la regolazione dei toni bassi e acuti, la rotella di destra è il comando di sintonia e permette di selezionare la frequenza desiderata che viene letta sul quadrante inserito tra le due rotelle. Sul quadrante sono indicati i nomi di alcune località e le frequenze. Si trovano tre scale di lettura delle lunghezze d'onda: per onde medie (da 550 a 200m), per onde corte (da 50 a 20m) e per modulazioni di frequenza FM (da 88 a 100 MHz). Nella parte bassa del profilo dell'apparecchio sono inseriti cinque pulsanti per le selezioni delle gamme d'onda, della ricezione da fonografo esterno, della ricezione audio TV. Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione di rete. La parete posteriore, con fessure per l'areazione, è apribile e permette la visione dell'interno dell'apparecchio. All'interno sono visibili le 7 valvole, il circuito supereterodina, l' altoparlante e il meccanismo di funzionamento del giradischi.
Funzione: Ascolto di programmi radiofonici attraverso la ricezione di frequenze radio ad onde corte e medie in modulazione di ampiezza e in modulazione di frequenza FM. Ricezione di frequenze audio TV. Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici.
Notizie storiche: Dopo gli studi con scopi strettamente scientifici di Maxwell e Hertz sulle onde elettromagnetiche e le onde radio in particolare, tra il 1864 e il 1888, furono molti i tentativi di applicare i risultati di queste scoperte ad apparecchi tecnologici. Guglielmo Marconi e il russo Alexandr Stepanovich Popov, lavorando indipendentemente l'uno dall'altro, utilizzarono per primi le onde elettromagnetiche per stabilire comunicazioni via etere anche a grande distanza. Nel 1896 Marconi presentò all'Ufficio Brevetti di Londra il suo sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph), dandone pubblicamente la prima dimostrazione pratica. Parallelamente, negli Stati Uniti Nikola Tesla riusciva a produrre correnti a radiofrequenza (1891). Uno dei limiti dell'invenzione di Marconi risiedeva nel fatto che essa poteva veicolare soltanto impulsi adatti per il codice Morse e quindi inadatti per la trasmissione dei suoni. Nel 1904 l'inglese Sir John Ambrose Fleming inventò la valvola termoionica (diodo a vuoto), che consentiva di amplificare i segnali e controllare la velocità di propagazione delle onde radio. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. Amplificando i segnali, le valvole permettevano di trasmettere voci e suoni. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor. La prima trasmissione sperimentale di voce e musica mediante un microfono a granuli di carbone viene datata alla vigilia di Natale del 1906 ad opera di Reginald Aubrey Fessender, un professore d'ingegneria di origine canadese. In Italia la prima radiotrasmissione in fonia (o in telefono senza fili) avvenne a Roma nel 1908. L'epoca del "telegrafo senza fili" iniziava a lasciare il passo alla radiodiffusione. Nel 1918 l'americano Edwin H. Armstrong brevettò la supereterodina (in realtà ideata da Lucien Levy l'anno precedente e di cui ne ottenne la paternità nel 1928), un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. L'idea era quella di convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra. I progressi dell'elettronica, in particolare il perfezionamento sia delle valvole sia dei circuiti, portano negli anni Trenta a un notevole sviluppo dei radioricevitori. Le radio che iniziarono a popolare le case degli americani e degli europei negli anni '20 e '30, erano delle cassette in legno, spesso dall'estetica raffinata, con alcune manopole di comando montate all'esterno. Queste prime radio avevano valvole montate all'esterno, antenna esterna a telaio e altoparlante a tromba come quello dei grammofoni. La ricezione era però ancora distorta e non di qualità. Lo sviluppo tecnologico portò a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case. L'invenzione del transistor nel 1947 a cura di un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) guidato da William Shockley, segnò ben presto la fine delle radio a valvole. Nel 1954 la società americana Regency produsse e commercializzò la prima radio completamente a transistor. Le nuove radio a transistor oltre a permettere dimensioni e pesi molto minori presentavano anche prestazioni molto più elevate. Prezzo di listino del 1960-62 dell'apparecchio qui catalogato: Lire 59.000
Autore: Wundercart (progettista/ costruttore) (1958-1967); Lesa (costruttore) (1929-1971)
Datazione: ca. 1959 - ca. 1962
Materia e tecnica: legno; metallo; vetro; tessuto
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 44.5 cm x 33.5 cm x 30 cm
Peso: 6 kg
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Riferimenti bibliografici
Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943
Catalogo Radio "Catalogo Radio Televisione Acustica : 1961-62", Milano 1961, p. 174
Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", Maser (TV) 2006, p. 1293
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6t020-00036/
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