Giradischi - industria, manifattura, artigianato
Lesa
Descrizione
Questo giradischi è contenuto in una fonovaligia in legno con bordi arrotondati, rivestita in pelle azzurra e grigia. La valigia ha maniglia in gomma per il trasporto e due dispositivi di chiusura in metallo. Il coperchio è incernierato posteriormente e, una volta aperto, viene tenuto in posizione da due tiranti in metallo. All'interno del coperchio è inserito un altoparlante circolare, protetto da una griglia in metallo dorato. Lateralmente si trovano alcuni fori per l'areazione. Aperto il coperchio, si trova il giradischi vero e proprio posizionato su un piano in legno ricoperto in pelle azzurra. Questo è costituito da un piatto girevole in plastica ricoperto con un tappetino in gomma antiscivolo e un braccio girevole in plastica. Sull'estremità libera del braccio è inserita la puntina con il trasduttore piezoelettrico. Vicino al braccio è presente la manopola per la selezione della velocità di rotazione del piatto: 16, 33, 45, 78 giri. Dal piano in legno fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica e per l'alimentazione dell'altoparlante. Sul piano in legno, si trovano un commutatore per l'accensione e la selezione del volume con relativa spia di funzionamento, un commutatore per la regolazione dei toni e un trimmer per la variazione della tensione di alimentazione. All'interno della valigia si trova oltre al motorino del giradischi, un amplificatore.
Funzione: Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici a 16, 33, 45, 78 giri.
Modalità d'uso: Collegare l'apparecchio alla rete elettrica. Porre il disco sul piatto rotante, selezionare la velocità di rotazione. Portare la puntina sul primo solco esterno del disco. La vibrazione della puntina sul solco del disco in rotazione viene trasformata in un segnale elettrico dal trasduttore piezoelettrico che viene inviato ad un amplificatore e quindi all'altoparlante.
Notizie storiche: La registrazione e riproduzione del suono ha inizio nel 1877 con il fonografo di Edison che utilizzava cilindri incisi come supporti. Nel 1889 invece venne brevettata da Bell e Tainter e successivamente rivisitata da parte di Berliner, la registrazione per incisione su dischi in gommalacca. Dopo un po' di sperimentazione, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi, incisi su un solo lato, nel 1892. Nel 1908 venne lanciato il disco inciso su due lati che aumentava la durata dell'ascolto. Questa caratteristica e il prezzo contenuto decretò il successo della tecnologia del disco. Dopo i primi dischi 78 giri in gommalacca fu la volta dei dischi in vinile (PVC), introdotti nel 1948 negli Stati Uniti. Meno fragili, di diverso formato (16, 33, 45, 78 giri), con meno fruscii, decretarono la grande diffusione degli apparecchi per la riproduzione. La riproduzione avveniva ponendo il disco su un piatto rotante fatto girare a velocità costante e predefinita. La rotazione del disco era assicurata da diverse tipologie di trasmissione (a molla, con motorino e cinghia, con pulegge, a trazione diretta, ecc). La riproduzione era poi affidata alla puntina di lettura appoggiata sul disco inciso. La puntina era parte di un fonorivelatore, detto "pick-up", montato sul braccio del giradischi e costituito da una cartuccia comprendente la puntina di lettura e il relativo trasduttore elettromeccanico o piezoelettrico. In questo modo la vibrazione della puntina sul solco del disco in rotazione veniva trasformata in un segnale elettrico poi inviato ad un amplificatore e quindi all'altoparlante. La riproduzione meccanica del suono, vibrazione della puntina trasmessa ad una membrana che riproduceva il suono, diventa riproduzione elettromagnetica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale con la grande espansione dell'industria discografica, si ebbe una grande diffusione dei giradischi che divennero oggetti comuni in tutte le case. A metà degli anni sessanta iniziò la produzione delle audiocassette, destinate a sottrarre parte del mercato ai dischi in vinile per la loro semplicità d'uso e il basso costo. Dagli anni '90, l'avvento delle tecnologie digitali ha relegato il vinile ad un mercato di nicchia costituito di appassionati o per usi specifici come ad esempio i dj.
Autore: Lesa (progettista/ costruttore) (1929-1971)
Datazione: ca. 1959 - ca. 1960
Tipologia: fonovaligia
Materia e tecnica: plastica; metallo; gomma; legno
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 39 cm x 34.5 cm x 19.5 cm
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6t020-00046/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).