Registratore - industria, manifattura, artigianato
INCIS; Castelli, Arrigo
Descrizione
Magnetofono costituito da una valigia in legno ricoperto in pelle marrone sulle pareti esterne e in pelle scamosciata beige all'interno del coperchio. Il coperchio è incernierato sul fondo ed è apribile dopo aver sbloccato i due dispositivi laterali. All'interno del coperchio sono inserite due tasche. Frontalmente, sulla base, è inserita una maniglia in plastica per il trasporto. Nella base sono inseriti il motore, i circuiti di funzionamento del magnetofono e l'altoparlante. La faccia superiore della base è costituita da una griglia in metallo nella quale è inserito il dispositivo d'uso. Questo è costituito due fusi con inserite due bobine di nastro magnetico e i comandi d'uso: un selettore per la modalità d'uso registrazione/riproduzione, tre tasti per avanzamento veloce/riavvolgimento veloce/arresto del nastro, il potenziometro per la regolazione del volume, tre boccole per il collegamento in ingresso di microfono/radio/pick-up e in uscita di cuffie, una spia di indicazione di funzionamento. Il nastro magnetico scorre tra le testine di registrazione e riproduzione. Dal retro fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica. Sotto alla base è inserita una griglia di aerazione per il raffreddamento dei circuiti e un commutatore per la selezione della tensione di alimentazione. Lateralmente è posizionato l'altoparlante protetto da una griglia in plastica.
Funzione: Registrazione di suoni su nastro magnetico e riproduzione di suoni memorizzati su nastro magnetico.
Modalità d'uso: Inserire la spina nella presa di corrente. Posizionare le bobine negli appositi fusi. Selezionare la modalità d'uso (registrazione/riproduzione). Collegare eventuali accessori esterni. Accendere il magnetofono ed attendere il riscaldamento delle valvole. Procedere con la registrazione o la riproduzione, regolando il volume. Registrazione: i suoni, raccolti da un microfono, modulano una corrente elettrica che fa variare il flusso di un'elettrocalamita, detta testina di registrazione. Un nastro magnetico passa a contatto della testina e si magnetizza grazie a questo flusso. Il nastro conserva la sua magnetizzazione. Riproduzione: per la riproduzione del suono, il nastro magnetizzato viene fatto passare nella testina di riproduzione (un altro elettromagnete). Essendo magnetizzato, modula una corrente che, opportunamente amplificata, viene inviata ad un altoparlante.
Notizie storiche: La registrazione e riproduzione del suono ha inizio nel 1877 con il fonografo di Edison che utilizzava cilindri incisi come supporti. Nel 1889 invece venne brevettata da Bell e Tainter e successivamente rivisitata da parte di Berliner, la registrazione per incisione su dischi in gommalacca. Dopo un po' di sperimentazione, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi, incisi su un solo lato, nel 1892. Nel 1898 venne invece brevettato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen permetteva di trasformare le pulsazioni binarie generate da una bobina magnetizzata da impulsi telegrafici. Solo nel 1947 si arrivò all'invenzione, da parte di Arrigo Castelli, del magnetofono. Castelli ideò prima la registrazione su filo d'acciaio e successivamente quella su nastro magnetico. Fondò anche la "Magnetofoni Castelli" per la loro produzione. Anche la "Geloso" produceva magnetofoni su licenza Castelli. Il nastro magnetico era avvolto su bobine difficili da caricare e facilmente soggette a danneggiamento. A metà degli anni sessanta iniziò la produzione delle audiocassette (musicassette, Compact cassette), destinate a sottrarre parte del mercato ai registratori a nastro magnetico (oltre che ai dischi in vinile), per la loro semplicità d'uso e il basso costo.
Autore: INCIS (progettista/ costruttore) (1953-); Castelli, Arrigo (inventore) (1921-2007)
Datazione: ca. 1960 - ca. 1963
Tipologia: magnetofono a valvole
Materia e tecnica: legno; metallo; pelle; plastica
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 36 cm x 28 cm x 17 cm
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Riferimenti bibliografici
Magnaghi E. "50 anni di attività con la tecnica della registrazione e riproduzione analogica", 2005
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6t020-00062/
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