Pistone - industria, manifattura, artigianato

Isotta Fraschini Motori

Pistone - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Pistone (stantuffo) con biella. Il pistone è in lega leggera di alta qualità. Munito di tre anelli di tenuta di cui quello superiore è alloggiato in una sede di acciaio riportata nel pistone stesso. Il pistone è dotato di anello raschiaolio. La biella, di tipo "affiancato" è stampata in acciaio legato ad alta resistenza. I cuscinetti sono costituiti da un guscio in acciaio speciale rivestito da uno strato di lega antifrizione. I cuscinetti dei piedi di biella sono costituiti da bussole in acciaio rivestite mediante centrifugazione con bronzo al nichel e cono montate forzate nell'occhio del piede di biella.

Funzione: Pistone con biella per motore Isotta Fraschini ID 36. Il pistone è l'elemento di un motore che, muovendosi di moto rettilineo alternativo all'interno di un cilindro, mette in rotazione l'albero motore, fornendo così l'energia meccanica necessaria agli usi per cui il motore è costruito.

Modalità d'uso: In un motore Diesel con ciclo a quattro tempi l'aria viene immessa nel cilindro attraverso la valvola di aspirazione, richiamata dall'abbassamento del pistone. Poi il pistone risale e l'aria viene compressa e quindi si scalda. Quando il pistone si trova quasi nel punto massimo di salita, viene immesso nel cilindro il gasolio. Si ha poi l'autoaccensione della miscela aria-carburante (che avviene a causa della compressione del gas) e la sua combustione all'interno del cilindro. Si ha così la fase di espansione del ciclo di funzionamento del motore e il pistone viene riportato in basso. In questo modo si genera la rotazione dell'albero motore a cui è collegato il pistone tramite un sistema biella-manovella. Infine i gas combusti vengono espulsi dal cilindro attraverso l'apertura della valvola di scarico. Nel motore Isotta Fraschini ID 36, i perni del pistone sono montati con accoppiamento flottante e tenuti lateralmente da anelli elastici. Il complesso biella-stantuffo è montato e smontabile attraverso camicie dei cilindri. Gli stantuffi sono raffreddati mediante getti d'olio provenienti da appositi ugelli montati nel basamento del motore. La superficie della biella è ricoperta da uno strato molecolare di piombo che facilita il comportamento nel periodo di rodaggio e ne prolunga la durata. L'olio di lubrificazione per i piedi di biella proviene, sotto pressione, dall'albero a manovelle opportunamente forato.

Notizie storiche: I motori ID 36 erano tutti motori diesel aspirati, sovralimentati e interrefrigerati, a quattro tempi con iniezione diretta e cilindri disposti a V di 90°. Ogni fila di cilindri era leggermente spostata rispetto all'altra per permettere il montaggio delle bielle di tipo affiancato. Questi motori erano stati progettati con particolare attenzione ad ingombro e peso, pur senza sacrificare robustezza e rigidità. Progettati nel 1970-71, sono stati utilizzati sia per usi industriali (gruppi elettrogeni, motopompe, ecc), sia per uso marino (gruppi di propulsione per scafi veloci, da diporto, da lavoro, gruppi elettrogeni di bordo), sia per trazione (locomotive, automotrici ferroviarie, automezzi stradali speciali, grossi trattori, ecc).

Autore: Isotta Fraschini Motori (progettista/ costruttore) (1980 ca.-)

Datazione: ca. 1980 - ca. 1995

Materia e tecnica: acciaio

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 16 cm x 13 cm x 41 cm

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

motori diesel "Motori diesel serie ID 36", Saronno 1971

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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