Universal Avometer modello 7 - multimetro - industria, manifattura, artigianato
Automatic Coil Winder and Electrical Equipment Company (ACWEEC)
Descrizione
Strumento di misura con maniglia in cuoio per il trasporto. Nella parte alta della parete frontale è inserito il quadrante di misura con scale semicircolari per misure di: dB (da -15 a +16), potenza (da 1 a 500mW e da 0 a 2W), capacità (da 0,01 a 20?F), di correnti e tensioni continue (con scale numeriche da 0 a 100 e da 0 a 400 in V e A), di resistenze (da 0 a 10000 Ohm). Sotto alle scale è presente una lamina riflettente per evitare l'errore di parallasse in lettura. Sotto al quadrante si trovano due selettori, uno per correnti continue e uno alternate, per la determinazione delle misura da effettuare (correnti, tensioni, resistenze in alternata, anche potenze, dB e capacità in continua) e del fondo scala. Si hanno inoltre un tasto di reset e connettori per il collegamento delle sonde di misura (ne sono presenti due. Sul retro dello strumento è avvitata una placca con stampate le istruzioni d'uso. Nella parte alta si ha lo sportello apribile per accedere al vano porta batterie. E' inoltre presente una custodia in similpelle con maniglia per il trasporto.
Funzione: Misure di correnti, tensioni, resistenze.
Notizie storiche: La sigla AVO sta per Ampere Volt Ohm e il termine Avometer (marchio registrato) sta proprio ad indicare lo strumento di misura di correnti, tensioni, resistenze ovvero il multimetro. Questo termine venne coniato dall'Ingegnere inglese Donald Macadie nel 1923. Macadie si occupava dei circuiti per le telecomunicazioni delle Poste inglesi e, per non dover portare diversi strumenti quali un amperometro, un voltmero, progettò questo multimetro. Fu lui a proporre lo strumento alla "Automatic Coil Winder and Electrical Equipment Company" (ACWEEC) che ne iniziò la produzione. Questo multimetro è stato utilizzato nei laboratori della FIMI di Saronno (VA) negli anni '50-'60. Questa strumentazione da laboratorio era utilizzata da tecnici ed ingegneri tra i quali Alessandro Tischer. Tischer è stato un Ingegnere Elettronico che si è occupato di ricerche nel settore delle tecnologie radiotelevisive dal 1948 al 1982. Al Politecnico di Milano, presso l'AEI (Associazione Elettrotecnica Italiana), all'Istituto Galileo Ferraris di Torino. In RAI si è occupato delle prime ricerche nel settore televisivo. Dopo tre anni (1958-1961) presso la SGS (Società Generale Semiconduttori) quale responsabile del progetto di sviluppo del transistor al germanio e al silicio, Tischer approda alla FIMI di Saronno nel 1961. Alla FIMI egli progetta, tra i primi in Italia, le prime radio a transistor e inizia a sviluppare il televisore a colori che lo impegno sui due sistemi PAL e SECAM prima che le Autorità Governative decidessero quale standard adottare in Italia. Dal 1977 guida in FIMI la transizione dal televisore al monitor per terminali alfanumerici e grafici, realizzando, l'anno seguente, il primo monitor FIMI. Nel 1981 inventa e brevetta (depositario del brevetto la FIMI) un "Metodo per la visualizzazione di caratteri alfanumerici e grafici, terminale per l'attuazione del suddetto". Alessandro Tischer va in pensione nel 1982.
Autore: Automatic Coil Winder and Electrical Equipment Company (ACWEEC) (progettista/ costruttore) (1923 ca.-1967 ca.)
Datazione: ca. 1930 - ca. 1950
Materia e tecnica: bachelite; vetro; metallo; cuoio; similpelle
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 20 cm x 12 cm x 25 cm
Peso: 2 kg
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/6t020-00145/
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