Elettrometro a pagliuzze di Volta - fisica
Volta Alessandro
Descrizione
Questo strumento è costituito essenzialmente da due sottili fili di paglia, sospesi mediante due anellini mobilissimi ad una asticciola di ottone in contatto con un cappellotto di ottone che termina con una sferetta. La bottiglietta di vetro che racchiude le pagliuzze è a sezione quadrata ed è ricoperta di ceralacca nella parte superiore; il fondo è costituito da una scatoletta di ottone e ad esso sono collegate delle strisce di stagnola, incollate alle parti interne di due facce opposte. Lo strumento manca di scala graduata.
Funzione: Lo strumento permetteva di evidenziare se un corpo era carico. Con la scala graduata sarebbe stato possibile effettuare misure di tensione come per gli altri elettrometri.
Modalità d'uso: Accostando o mettendo in contatto col cappellotto dell'elettrometro un conduttore carico, le pagliuzze si caricano dello stesso segno e si respingono.
Notizie storiche: Elettrometri di questo tipo furono ideati da Alessandro Volta come modifica di elettroscopi simili che al posto delle pagliuzze avevano o palline leggerissime (di midollo di sambuco quelle proposte da Sguario nel 1746, di sughero quelle proposte da Canton nel 1754) appese a fili, o fili di argento (Cavallo nel 1770) o foglioline d'oro (Bennet e de Saussure nel 1787).
Autore: Volta Alessandro (inventore) (1745/ 1827)
Materia e tecnica: vetro; metallo; paglia
Categoria: fisica
Misure: 6 cm x 6 cm x 14.5 cm
Collocazione
Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università
Riferimenti bibliografici
Strumenti Alessandro "Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia", Milano 2002
Volta A. "Le opere di Alessandro Volta. Edizione nazionale, 7 voll.", Milano 1918-1929
Volta A. "Epistolario di Alessandro Volta. Edizione nazionale, 5 voll.", Milano 1949-1955
Volta A. "Aggiunte alle Opere e all'Epistolario di Alessandro Volta. Edizione nazionale, 5 voll.", Bologna 1966
Credits
Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00009/
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