Pila Zamboni - fisica
Zamboni Giuseppe
Descrizione
La pila è racchiusa in un tubo di vetro montato su di una base di rame che è al tempo stesso uno dei poli. L'altro polo è formato dal coperchio, sempre di rame, che chiude la sommità del tubo. La pila vera e propria è formata da una serie di rondelle di stagno e di carta, leggermente umida, ricoperta di polvere di manganese. Le rondelle impilate vengono preservate dall'aria ricoprendola di gommalacca.
Funzione: La pila Zamboni, detta anche pila a secco, deriva dalla pila di Volta, di cui cercava di superare gli inconvenienti: ossidazione dei dischi metallici e durata limitata. Zamboni sostituì gli elementi della pila con dischetti di carta, non imbevuti, sulle cui superfici depose sostanze di tipo diverso, che frequentemente modificava per migliorare le prestazioni della pila stessa. Il funzionamento dello strumento era permesso dall'umidità dell'aria, che inumidiva i dischetti di carta.
Autore: Zamboni Giuseppe (inventore) (1776/ 1846)
Tipologia: Pila a secco
Materia e tecnica: metallo; carta; vetro
Categoria: fisica
Misure: 6 cm x 6 cm x 47 cm
Collocazione
Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università
Riferimenti bibliografici
Strumenti Alessandro "Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia", Milano 2002
Credits
Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00012/
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