Telescopio gregoriano - astronomia
Dollond John; Gregory James
Descrizione
Esso è costituito da due specchi concavi per l'obiettivo e da due lenti convergenti per l'oculare. Uno specchio concavo di metallo a sezione parabolica, con un foro al centro, riceve dall'oggetto molto lontano i raggi luminosi e, mediante la riflessione, forma una immagine reale davanti ad un piccolo specchio mobile, concavo, a sezione ellittica, con diametro circa uguale a quello del foro. Il secondo specchio riflette quindi i raggi verso il foro ed essi vengono raccolti dalla prima lente dell'oculare. Spostando opportunamente lo specchietto mobile, si fa in modo che la seconda lente formi una immagine virtuale ingrandita e molto lontana. Il telescopio è posto su un treppiede.
Funzione: Il telescopio gregoriano permette di osservare oggetti lontani, fornendo di essi immagini diritte. Proposto da James Gregory nel 1663, questo telescopio, detto a riflessione, risolveva il problema della aberrazione cromatica allora presente nei telescopi a rifrazione, dotati cioè di sole lenti; problema che in quegli anni vide impegnato anche Newton.
Autore: Dollond John (costruttore) (1706/ 1761); Gregory James (inventore) (1638/ 1675)
Tipologia: Telescopio a riflessione
Materia e tecnica: ottone; legno
Categoria: astronomia
Misure: 92 cm x 61 cm
Collocazione
Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università
Riferimenti bibliografici
Strumenti Alessandro "Gli strumenti di Alessandro Volta : Il gabinetto di fisica dell'Università di Pavia", Milano 2002
Credits
Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e020-00084/
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