Elettroscopio di Bohnenberger - fisica

Elettroscopio di Bohnenberger - fisica

Descrizione

Lo strumento è costituito da una base di ottone circolare con piedini zoomorfi che sostiene una campana di vetro chius da un tappo di materiale isolante. Sotto la campana, appoggiate alla base, si trovano due pile a secco cilindriche di tipo Zamboni che tramite due sbarrette, poste agli estremi di un diametro della base, possono essere avvicinate o allontanate. Osservando il dspositivo si può notare che le sbarrette laterali sono differenti in quanto una termina in modo arrotondato mentre l'altra a punta; questa differenza tuttavia è apparente in quanto se vengono sfilate dallo strumento, si dimostrano essere uguali e atte allo stesso scopo, variare la distanza tra le due pile. La barretta terminante a punta ha perso la parte finale di forma arrotondata. Questo dispositivo permette di variare la distanza tra i piattelli entro cui è sospesa la foglia d'oro e quindi variare la sensibilità dello strumento. La mobilità delle pile è sostanzialmente possibile se dall'interno della base viene rimosso il disco di materiale resinoso presente. Quest'ultimo venne inserito solo in seguito per bloccare le pile stesse. Le due pile risultano essere disposte verticalmente poggiandosi sulla base ed in modo che i poli superiori abbiano polarità opposte. I due poli delle pile sono costituiti da due lamelle metalliche, disposte anch'esse verticalmente, che si affacciano tra le pile. Attraverso il tappo isolante della campana passa un'asta di ottone, che all'esterno termina con una sferetta anch'essa di ottone e all'interno con una pinzetta; questa originariamente sosteneva una foglia d'oro, attualmente mancante, che pendeva tra i piattelli metallici collegati ai poli delle pile.

Modalità d'uso: Quando si avvicina al bottone superiore un corpo elettrizzato, sia con carica positiva che negativa, la foglia d'oro, per induzione, si elettrizza dello stesso segno e s'inclina, in quanto attratta, dalla parte del polo della pila che ha segno opposto e in quanto respinta dal polo di segno uguale. Ciò permette non solo di individuare quanto l'attrazione sia intensa, grazie all'entità (qualitativa) della deviazione, ma anche di discernere quale sia il segno della carica, grazie al verso di deviazione della foglia stessa. Quanto detto è stato riferito al caso in cui la carica sulla foglia d'oro sia stata indotta; un ragionamento analogo può essere fatto anche nel caso in cui il corpo carico venga a contatto con il bottone superiore e quindi ci sia trasferimento di carica tra il corpo stesso e la foglia.

Materia e tecnica: vetro; ottone; metallo; carta

Categoria: fisica

Misure: 30 cm x Ø 12 cm

Collocazione

Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università

Riferimenti bibliografici

Bellodi G./ Brenni P./ De Luca M.T. "Strumenti di misura elettrici del Museo per la Storia dell'Università di Pavia",

Volpi Angela

Credits

Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2008)

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