Strumentario chirurgico per interventi sull'occhio - medicina e veterinaria

Brambilla Giovanni Alessandro; Malliard Joseph

Strumentario chirurgico per interventi sull'occhio - medicina e veterinaria

Descrizione

Scatola, priva del coperchio un tempo esistente, rivestita di pelle rossa con decorazioni a secco lungo i bordi, e foderata di velluto verde. In essa sono posizionati, in appositi alloggiamenti (alcuni dei quali contornati da passamaneria dorata), una cinquantina di strumenti (alcuni dei quali oggi mancanti) utilizzati nell'operazione della fistola lacrimale e delle palpebre. Sul lato anteriore della scatola si trovano la parte inferiore della serratura, in metallo dorato, e due ganci, sempre in metallo dorato, che servivano alla chiusura della scatola; si trova anche un'etichetta di carta recante la scritta 'Fistola lagrimale e delle palpebre'. Su uno dei lati della scatola è applicata un'etichetta di carta, recante la scritta 'Cassetta N. VIII Pro fistula lacrimali et palpebris'.

Funzione: Gli strumenti erano utilizzati negli interventi chirurgici sull'occhio e in particolare nel caso di fistola lacrimale. L'otturazione delle vie lascrimali, conseguenza di una dacriocistite, porta alla dilatazione del sacco lacrimale e, nei casi più gravi al manifestarsi di una fistola. A. Scarpa, nel suo "Saggio di osservazioni e d'esperienze sulle malattie degli occhi" (1801) distingueva il 'flusso palpebrale puriforme', uno "stato non naturale delle vie lagrimali, in cui, compresso il sacco, d'altronde sano internamente ed esternamente, rifluisce pei punti una materia viscida, granulosa, gialliccia, simile alla marcia" dalla 'fistola lacrimale' vera e propria, in cui "non solamente il sacco lagrimale, oltre d'essere assai disteso, è ulcerato e fungoso internamente, ma pertugiato altresì e corroso esternamente, e qualche volta anche complicato da carie dell'osso unguis".

Modalità d'uso: Per la cura del flusso palpebrale puriforme nelle forme più avanzate e della fistola lacrimale, A. Scarpa consigliava di procedere in questo modo: "collocato il malato a sedere, e ritenuto convenientemente il di lui capo da un ajutante, il Chirurgo gli ordinerà di chiudere le palpebre, e gli terrà dolcemente compresse quelle del lato affetto coll'indice e il medio di una mano, mentre coll'altra porterà la punta di un Bistorino retto immediatamente sotto quella macchietta biancastra dei tegumenti, che naturalmente vedesi in tutti dalla parte del naso poco dopo la commissura interna delle palpebre [...] e spinto innanzi francamente il coltello, penetrerà nella cavità del sacco lacrimale, indi condurrà la sezione [...]. Inciso il sacco [...] introdurrà [...] uno specillo [...] che spingerà per il canale nasale fin entro la corrispondente narice [...]. Ritirato poi lo specillo, introdurrà nel canale nasale una candeletta di cera [...]; in una parola, che la candeletta mantenga dilatato il canale nasale. [...] Occupato così il canale nasale, esplorerà il Chirurgo [...] tutta l'ampiezza non naturale del sacco lagrimale [...]; ciò gli servirà di norma pel tratto successivo, onde calcolare i progressi del ristringimento di tutto il sacco [...]. Empirà per ultimo il chirurgo diligentemente tutta la cavità del sacco lagrimale di filaccie molli che manterrà in sito mediante una compressa e la fascia monocolo". Le filacce erano intrise di sostanze più o meno escarotiche (a seconda della gravità del male) per far stringere ogni giorno di più la cavità del sacco. Dopo aver constatato la riduzione delle dimensioni del sacco lacrimale il chirurgo ritirava la candeletta di cera, sostituendole altri strumenti che servivano a mantenere ancora dilatato il canale e anche a comprimere moderatamente il sacco lacrimale fino a che questo non appariva sgonfio.

Autore: Brambilla Giovanni Alessandro (progettista) (1728/ 1800); Malliard Joseph (costruttore) (1748/ 1814)

Tipologia: Pro fistula lacrimali et palpebris (VIII)

Materia e tecnica: legno; pelle; velluto; acciaio; avorio; cotone

Categoria: medicina e veterinaria

Misure: 33.5 cm x 41 cm x 6 cm

Collocazione

Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università

Riferimenti bibliografici

Brambilla G. A. "Ioan. Alexand. Brambilla ... Instrumentarium chirurgicum militare Austriacum", 1782

"Giovanni Alessandro Brambilla nella cultura medica del Settecento europeo", Milano 1980

Mostra storica "Mostra storica del libro e dello strumento di chirurgia : 14-17 ottobre 1973", 1973

Terenna G./ Vannozzi F. "Strumenti medici dei secoli XVIII-XIX", Siena 1997

"Ragguaglio degli strumenti chirurgici del secolo XVIII", Roma 1966

Bennion E. "Antique Medical Instruments", London 1980

Credits

Compilazione: Garbarino, Carla (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).