Condensatore a dischi - fisica
Descrizione
Questo strumento è un condensatore piano, costituito da due dischi conduttori, detti armature, su uno dei quali è applicato uno strato isolante di ceralacca. Il disco superiore è dotato di un "manico" di ebanite lungo circa 15 cm. Quello inferiore è supportato da una colonna di ebanite della lunghezza di circa 30 cm, inserita in un piedistallo sagomato di ottone.
Funzione: Questo strumento serviva per accumulare una grande quantità di carica elettrica.
Modalità d'uso: Mentre si carica per contatto il disco inferiore, si collega a terra il disco superiore. Per i fenomeni dell'induzione elettrostatica e della polarizzazione del dielettrico la carica che è possibile accumulare su ognuno dei due dischi è notevolmente superiore a quella che sarebbe possibile accumulare su ciascuno di essi non accoppiati. La carica accumulata sui due dischi può essere poi utilizzata in numerose esperienze.
Notizie storiche: Apparati di questo tipo erano noti dalla metà del Settecento, oggetto di esperienze e di interpretazioni da parte di vari "Fisici Elettricisti", come Franklin, Aepinus e altri. Volta lo annunciò come uno strumento originale, a partire dal suo elettroforo ; gli diede il nome attuale e se ne attribuì l'invenzione, spiegandone il funzionamento in base alla sua teoria delle atmosfere elettriche.
Materia e tecnica: ottone; ebanite; metallo
Categoria: fisica
Misure: 56 cm
Collocazione
Pavia (PV), Museo per la Storia dell'Università
Credits
Compilazione: Boffelli, Fabrizio (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/8e040-00013/
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