Autovettura Isotta Fraschini 8A
Descrizione
Isotta Fraschini 8A anno 1929 motore 8 cilindri in linea a benzina da 7.370cc. diametro e corsa 95 X 130 mm, passo 2.350mm, regime di esercizio giri/min.: 2.200, regime massimo giri/min.: 2.500, potenza al freno: 115/110 cv. disposizione delle valvole: in testa, verticali, comando delle valvole mediante aste e bilancieri, carburatori 2 Zenith, accensione mediante dinamo-magneteindi(1928) dinamo-spinterogeno, lubrificazione del motore forzata con pompa a ingranaggi, frizione a dischi multipli guarniti a secco, cambio a tre velocità e retromarcia, trasmissione ad albero cardanico, freno a mano meccanico sulle quattro ruote, freno a pedale meccanico sulle quattro ruote con servofreno, passo 3.400 mm(corto) 3.700 mm indi 3.710 mm(normale), carreggiata anteriore/posteriore: 1.410, ruote: Rudge Whitworth, pneumatici anteriori: 895 X 150, indi 32X 620, indi 33 X 675, pneumatici posteriori: 895 X 150, indi 32X 620, indi 33 X 675, velocità massima 140-130 Km/h a seconda del rapporto di trasmissione, prezzo di listino (autotelaio) Lire 125.000 (aprile 1926), N. di esemplari prodotti: circa 950. Note: caratteristiche variate nel 1925 (commessa112)
Notizie storiche: Si racconta che la contessa, il conte, la ditta, e chi più ne ha più ne metta, la regalarono ai pompieri milanesi, in realtà i documenti dicono che nel lontano luglio 1939, in piena trasformazione da Civici pompieri a Corpo Nazionale, il comandante del Corpo Provinciale dei VV.F. di Milano volge istanza al prefetto (controllore del Corpo) per l'acquisto di un'autovettura Isotta Fraschini 8A con la motivazione di dotare il Corpo di un'autovettura-pompa per l'ufficiale di servizio, autovettura sufficientemente veloce da anticipare sui sinistri, le nuove autopompe IF 8A in corso di acquisizione (molto più veloci dell'ormai vetusta autovettura Fiat 508 in dotazione). L'Isotta Fraschini 8A è una vettura innovativa, è la prima ad essere dotata di un motore a 8 cilindri in linea con potenza di 61 HP e 7370 cc. di cilindrata. Al fine di perorare l'acquisto della vettura dalla ditta Silvani (un'autofficina specializzata in forniture di automezzi per aziende di servizi, ambulanze, autoinnaffiatrici, mezzi per la Nettezza Urbana, ecc. e per questo già fornitrice dei Civici Pompieri milanesi) si indica la vettura come "poco circolante" perché sotto sequestro poco tempo dopo l'immatricolazione, e necessitante di solo minimi interventi (batterie e gomme). In realtà l'automezzo, una coupè de ville immatricolata nel 1929, ha circolato fino al 1937 passando di proprietà, prima di una ditta, poi di alcuni appartenenti alla borghesia meneghina. Da un'approfondita ricerca si può spiegare parte delle leggende legate al lascito; in quegli anni (marzo 1940) una segnalazione del capo distaccamento di Lissone informa il Comandante che il Podestà, signor Cagnola, ha donato un autotelaio Isotta Fraschini 8A ai pompieri milanesi perché lo allestiscano a servizio antincendio. Tornando alla storia che ci interessa troviamo che il prefetto di Milano aderisce ed approva l'acquisto della "vecchia signora" per la cifra di settemila lire. Successivamente, nel dicembre 1939, vengono approvate le spese per la sua trasformazione con incarico alla ditta Schieppati per la carrozzeria e per gli adattamenti (9.180 lire), la ditta Bergomi infine per altre 18.339 lire applica una pompa centrifuga in bronzo modello 2400/15F con adescamento a pistoni. Così, nell'agosto 1940, la nuova vettura-pompa, lasciata la targa civile MI 9590, assunta la nuova targa del Corpo VF 433 e una nuova e fiammante livrea rossa, può sfrecciare per le strade milanesi e svolgere la sua nuova funzione tra le fila dei pompieri meneghini. Nel 1953, lasciato il servizio per limiti di età ma ancora funzionante, viene allocata nel museo del Comando provinciale. Dopo un lungo periodo di riposo, per volere del Comandante, ing. Carmelo Miggiano, rivede la luce, riportata agli antichi splendori, presto acquisisce notorietà partecipando a raduni e manifestazioni, i pompieri milanesi le sono affezionati e, come una madrina di famiglia accompagna molti di loro e le loro spose all'altare.
Datazione: post 1929 - ante 1929
Peso: 1.480
Collocazione
Milano (MI), Museo Storico dei Vigili del Fuoco di Milano
Credits
Compilazione: vvfmilano (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/IWA21-00016/
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