Ambulanza FIAT 521 - ambulanza - meccanica
FIAT
Descrizione
Autoambulanza FIAT 521. Tipo 121. Numero cilindri 6 monoblocco verticali. Alesaggio e corsa 72x130 mm. Cilindrata totale 2516 cc. Rapporto di compressione 5,1:1. Accensione a batteria con distributore. Carburatore Solex MOVT 35 con econimizzatore. Disposizione valvole monolaterali. Comando valvole asse a camme nel basamento. Lubrificazione forzata con pompa a ingranaggi. Trasmissione ad albero cardanico. Frizione monodisco. Cambio a 4 marce + RM. Freni a pedale meccanico a espansione sulle quattro ruote. Freni a mano meccanico a espansione sulle ruote posteriori. L'elaborazione dell'autolettiga dovrebbe essere stata effettuata su una berlina a sette posti, tipo Weymann, dalle portiere posteriori laterali sono state eliminate le maniglie e l'unica via d'accesso al vano sanitario sono le portiere posteriori, con apertura da armadio. L'attuale colore della carrozzeria è il bianco (ma non è possibile affermare se sia il colore originale o se sia stato oggetto di modifiche negli anni Quaranta o Cinquanta). La guida è a sinistra, la leva del cambio (4 velocità e retromarcia con sincronizzante) a cloche, il freno a mano è posizionato sulla destra della leva del cambio. Il sedile è un divano a due posti rivestito in panno, probabilmente degli anni Cinquanta. L'allestimento del vano sanitario è essenziale: esiste solamente la barella con poggiatesta rialzato in posizione fissa. Non ci sono né il lavandino né i sedili per il personale o i parenti del paziente.
Funzione: Trasporto di ammalati e feriti
Modalità d'uso: Autovettura per il trasporto di malati e feriti nei centri di soccorso, con operazioni di carico e scarico delle baralle.
Notizie storiche: Questa ambulanza ha un aspetto piùmoderno rispetto alla Fiat 507, anche se i documenti indicano l'immatricolazione nel 1930, quindi un solo anno dopo la 507. E' evidente che l'autolettiga sia una trasformazione dalla berlina ma in questo caso non abbiamo nessun riferimento alla carrozzeria che ha realizzato l'allestimento. L'allestimento è veramente spartano, soprattutto se paragonato a quello visto sulla 507: in ratica esiste solamente la barella, con poggiatesta rialzato in posizione fissa. Non ci sono nè il lavandino nè i seidli per il personale o i parenti del paziente. Rispetto alle autoambulanze attuali, sulla 521, come pure sulla 507, manca ovviamente l'impianto fisso per l'ossigenoterapia e altri strumenti più moderni di pronto soccorso. Inoltre non è presente un sistema sonoro d'emergenza (la sirena): infatti questi mezzi avevano in dotazione delle trombe clacson che funzionavano nello stesso modo delle vetture di serie, pur emettendo un suono di timbro diverso e più continuo; non era previsto invece alcun sistema d'allarme visivo (il lampeggiante intermittente a luce blu in Italia diverrà obbligatorio sui mezzi di pronto intervento solo col Nuovo Codice della Strada del luglio 1959). Nel nostro paese le prime ambulanze a motore degne di nota sono apparse nel 1910, sostituendo a poco a poco le ambulanze a cavallo, le ambulanze a mano, cioè lettighe che i volontari a piedi spingevano o tiravano (la sirena d'emergenza era un semplice campanello per bicicletta). Ma è con la prima Guerra Mondiale (1914-1918) che l'ambulanza a motore assume una notevole importanza; ovviamente tali veicoli erano soprattutto in versione militare, con 4 o 6 barelle, e uno dei modelli più diffusi era il Fiat 15 ter. Con l'inizio degli anni Trenta l'autolettiga assume una forma più simile a quella attuale e i modelli più diffusi vengono trasformati in autoambulanze da carrozzerie specializzate. Nei primi decenni del Novecento l'ambulanza era dunque un autocarro modificato, con la fine degli anni Venti circa l'autocarro lascia il posto all'automobile. Questa è la prima novità, infatti in questo periodo le automobili di normale produzione hanno una loro ben precisa fisionomia sotto l'aspetto estetico e meccanico, ci sono vetture che possono essere trasformate in "giardinette" e pertanto l'autoambulanza in questo segmento trova la sua naturale collocazione. Inoltre le città hanno uno sviluppo notevole sia dal punto di vista edilizio sia da quello demografico e questo richiede una migliore organizzazione dei vari servizi per il cittadino: questo vale naturalmente anche per il pronto soccorso. Le vetture trasformate in autoambulanza sono di modelli i più disparati; tra le più diffuse Fiat 501, 508, 521, 522, Lancia Augusta, ma ci sono anche qualche Artena, alcune Isotta Fraschini e Spa, Bianchi e OM; dopo la metà degli anni Trenta entra in servizio la versione ambulanza della gloriosa Fiat 1500.
Autore: FIAT (produttore)
Datazione: 1930
Materia e tecnica: ferro; legno
Categoria: meccanica
Collezione: Collezione "Storica"
Collocazione
Castiglione delle Stiviere (MN), Museo Internazionale della Croce Rossa
Riferimenti bibliografici
Thellung, Giuseppe "Auto d'Epoca", 1996
Credits
Compilazione: Massari,Francesca (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/MN020-00002/
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