Cassetta Pizzorno - cassetta per ferri chirurgici - chirurgia
produzione italiana
Descrizione
La cassetta dei ferri chirurgici del dr. Pizzorno contiene 16 pezzi. E' presente una serie completa di coltelli per amputazione, compreso un "coltello-sega" (6° dall'alto). Si riconosce anche un "trequarti" per toracentesi, una pinza ossivora, uno scalpello per ossa (il ferro a forma di S), due trapani per la trapanazione del cranio con relativa impugnatura (sotto lo scalpello). Lo scomparto a sinistra contiene probabilmente una cannula endotracheale ed un'apribocca. Lo strumento simile ad un martello è una sega per sternotomia. Sono presenti anche: un altro trapano, uno scalpello a V, un'altra pinza ossivora, un uncino retrattore, una sonda di Nelaton, una sonda generica e due pennelli. Sono state infine identificate: una pinza per estrazione dentale (molari), una pinza per estrazione di calcoli vescicali attraverso l'uretere, una pinza ferma teli o Backaus (utilizzata per delimitare e bloccare i teli sul campo operatorio), una pinza per sospensione uterina, un morsetto per chiudere tubi di cateteri,drenaggi, flebo, ecc. ed un fornelletto ad alcool.
Funzione: Cassetta contenitore per ferri chirurgici
Modalità d'uso: La cassetta contiene lo strumentario per l'amputazione e la trapanazione del cranio, che ogni medico in campagna bellica doveva avere con sè.
Notizie storiche: La cassetta del dr. Pizzorno, medico che seguì le battaglie di Indipendenza Italiana, contiene lo strumentario per l'amputazione e la trapanazione del cranio che ogni medico in campagna doveva avere con sè, rispondendone addirittura con la vita. I due pennelli servivano per tenere pulito il campo operatorio quando si effettuava una trapanazione del cranio con esposizione della materia celebrale (ora vengono usati gli aspiratori). La sonda di Nelaton era impiegata per reperire le pallottole all'interno dei tessuti: fu con questa sonda che l'inventore della stessa potè stabilire l'esatta ubicazione della palla di fucile che aveva ferito Giuseppe Garibaldi, dopo innumerevoli ed infruttuosi tentativi da parte delle menti più illustri dell'epoca. Probabilmente è andata persa la sega per amputazione, dal momento che era uno strumento chirurgico indispensabile sul campo di battaglia. La pinza ossivora, la pinza per estrazione dentale e la pinza per estrazione di calcoli vescicali provengono dalla stessa manifattura (così come documentato dalla zigrinatura sull'impugnatura) Tutti i ferri sono posteriori al 1859, potrebbero essere datati intorno agli anni Venti-Trenta, comunque tra le due guerre. E' da rilevare che tutti, ad eccezione della pinza per estrazione di calcoli vescicali e del morsetto, sono tuttora utilizzati. Il fornelletto ad alcool, utilizzato per sterilizzazioni al volo sul campo di battaglia, può essere attribuito all'epoca delle guerre di indipendenza.
Ambito culturale: produzione italiana
Datazione: post 1859 - ante 1930
Materia e tecnica: acciaio; legno
Categoria: chirurgia
Misure: 40.5 cm x 19 cm x 9 cm (cassetta)
Collezione: Collezione "Storica"
Collocazione
Castiglione delle Stiviere (MN), Museo Internazionale della Croce Rossa
Credits
Compilazione: Massari,Francesca (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/MN020-00003/
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