Motore Cassani B8/110 - motore - industria, manifattura, artigianato
Cassani Francesco; SPICA
Descrizione
Il motore si presenta come un cilindro metallico diviso longitudinalmente in due settori quasi simmetrici. Tra i due settori è presente una strozzatura nella quale si immettono quattro tubi (iniettori per l'aria compressa) per ciascuno degli otto cilindri del motore. Otto aperture circolari, in corrispondenza dei cilindri, si affacciano su uno dei settori assieme alla testa a gomito di un tubo; il settore termina, sul lato piatto trasversale, al centro, con una boccola con la presa di forza del motore. Sul lato simmetricamente opposto, sono presenti la presa dell'aria e, al centro, un'altra presa di forza del motore. Il motore è fissato all'interno di una struttura circolare per banco di prova a sua volta appoggiata su una base in legno sagomata. Altri dati tecnici Motore diesel a due tempi, a 8 cilindri con 16 pistoni contrapposti Azionamento pistoni: con dischi rotanti inclinati Consumo gasolio: 190 gr/cv.h Pompe iniezione per cilindro: 2 Iniettori per cilindro: 4 Alimentazione aria con soffiante a ventilatore centrifugo Avviamento ad aria compressa Raffreddamento ad acqua
Notizie storiche: Il B8/110 di questa scheda è un otto cilindri a revolver, particolarmente leggero e adatto all'impiego in aviazione; faceva parte, infatti, dell'ordinativo del 1937 dell'Aeronautica di tre nuovi motori veloci di questo tipo progettati da Francesco Cassani. Tutti i pezzi componenti, gli attrezzi di montaggio, i banchi di prova occorsi per la realizzazione di questo motore sono stati progettati dai fratelli Cassani. I motori pre-serie dell'ordinativo, invece, vennero realizzati presso la Odero Terni Orlando di La Spezia. Purtroppo, l'installazione e l'impiego vennero bloccati nel 1940, in seguito all'entrata in guerra dell'Italia. Un prototipo, pronto nelle officine per la prova di volo, venne distrutto durante un bombardamento aereo degli impianti. La sperimentazione tecnica di Francesco Cassani sui motori diesel si concentrò parallelamente anche sul processo di iniezione, e in particolare sulle pompe. Difatti, quet'attività portò i fratelli Cassani, già nel 1936, alla costituzione della Spica (Società pompe iniezioni Cassani) per la produzione dei modelli da loro progettati e realizzati. Venivano dapprima provati i prototipi dalle principali case automobilistiche, e poi i modelli approvati venivano immessi sul mercato italiano e adottati anche dall'Esercito per i propri autocarri; le pompe di iniezione della SPICA interruppero il monopolio fino ad allora detenuto dalla tedesca Bosch. Nel 1938 entrarono nella società SPICA l'ammiraglio Arturo Ciano e l'imprenditore livornese Luigi Orlando in seguito ad un accordo che prevedeva anche, in cambio di un compenso e di royalties, la cessione da parte dei fratelli Cassani dei macchinari, delle attrezzature e di tutti i brevetti della società. I fratelli Cassani divennero, quindi, dipendenti della Spica che nel frattempo veniva trasferita da Treviglio a Livorno. Intanto, Francesco Cassani nel 1939, in occasione delle celebrazioni leonardesche, ricevette dal Consiglio Nazionale delle Ricerche l'attestato e la medaglia d'argento per il valore tecnico delle ricerche svolte e per i molteplici brevetti nel campo dei motori terrestri, marittimi e aerei. Nel 1941, alla morte di Luigi Orlando, la società SPICA fu acquisita dall'IRI e posta sotto il controllo dell'Alfa Romeo che, l'anno successivo, incatricò Francesco Cassani di costituire il Centro studi ed esperienze, finalizzato alla ricerca sull'alimentazione dei motori a scoppio per aerei. La Spica proseguì invece la propria attività divenendo una delle principali industrie italiane per la fabbricazione di materiale d'iniezione. Nel 1942 i fratelli Cassani costituirono la SAME (Società accomandita motori endotermici) concentrando così la loro attività progettuale nel settore delle trattrici agricole.
Autore: Cassani Francesco (costruttore/ produttore/ progettista) (1906/ 1973); SPICA (costruttore/ produttore) (1936/ 1995)
Datazione: post 1938 - ante 1938
Materia e tecnica: metalli vari; gomme
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 0.81 m x 1.84 m x 1.04 m
Peso: 930 kg
Collocazione
Treviglio (BG), Archivio e Museo Same Deutz-Fahr Italia S.p.A.
Credits
Compilazione: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST010-00126/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).