S 506 Enrico Toti - nave - industria, manifattura, artigianato

Italcantieri

S 506 Enrico Toti - nave - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Scafo di forma cilindrica, presenta una doppia colorazione: la parte superiore è di colore azzurro/verde, quella inferiore nero opaco. La parte prodiera presenta leggere schiacciature a dritta e a sinistra che facilitano la rottura dell'onda durante la navigazione emersa. Nella parte poppiera lo scafo si affusola dando al battello la forma di una goccia. Lungo tutto lo scafo si osservano diverse protuberanze fuori carena. In particolare al centro si ha la Falsa Torre, detta anche Vela, che copre e protegge snorkel, antenne e strumentazione di navigazione. Anche la Vela presenta una sagoma a forma di goccia. All'interno della Falsa Torre si trova anche una garitta, strutturata per permettere l'uscita di emergenza dal battello in caso di avaria. Sempre sulla parte superiore si possono riconoscere (da prua a poppa): il bulbo di protezione del trasduttore del sonar attivo, 6 trasduttori dell'MPD (misuratore passivo di distanza) per il sonar passivo, diverse bitte a scomparsa un asta porta bandiera che sostiene anche lo strallo di poppa. Sui fianchi dello scafo sia a prora che all'estrema poppa si hanno i timoni di profondità, che hanno la forma di grandi superfici piane (1,5 mq/cad.), disposte lungo il piano orizzontale ed incernierati tramite un perno che ne consente di variare la loro inclinazione. Mentre i timoni di direzione si trovano solo a poppa hanno forma analoga ai timoni di profondità ma sono disposti sul piano verticale. Osservando da prua si notano i quattro portelli di lancio dei siluri. Infine a poppa si distingue la grossa elica pentapale in bronzo che serve alla propulsione del battello. Sulla parte inferiore dello scafo si trova una speciale taccatura detta Barchetta che ha la funzione di contenere parte del piombo di zavorra. Sono stati creati due varchi sul fianco di dritta del battello per renderlo visitabile al suo interno. In tre punti dello scafo (prua , metà, poppa) è possibile vedere delle scale graduate in decimetri con lo zero posto sulla barchetta.

Funzione: Battello progettato per muoversi sia in navigazione emersa che in totale immersione in mari chiusi, non è in grado di effetuare navigazioni oceaniche. Ha avuto funzione di pattugliamento nel Mediterraneo e di sperimentazione di nuove tecnologie per la navigazione subacquea. La forma cilindrica dello scafo aumenta la resistenza del sottomarino alle grandi pressioni consentendogli immersioni fino a 300 metri di profondità. Inoltre la forma a goccia consente anche una maggiore velocità in fase d'immersione, che nel caso del Toti poteva arrivare anche a 15 nodi. Analoga forma viene data alla Falsa Torre per minimizzare all'osservazione aerea gli effetti dell'attrito volvente dell'acqua sugli strumenti e le strutture che racchiude. La particolare forma dell'elica è stata appositamente studiata per la classe Toti, per minimizzarne il rumore emesso durante la navigazione immersa. La colorazione della parte superiore, azzurro/verde, aiuta a mimetizzare il mezzo durante la navigazione immersa o affiorante nelle acque del Mar Mediterraneo; mentre il colore della parte inferiore è quello del materiale antivegetativo (di colore nero opaco) che aiuta a tenere pulito lo scafo da alghe e piccoli molluschi che spesso si aggrappano agli scafi delle navi compromettendo il rendimento in velocità e/o silenziosità del natante.

Modalità d'uso: Per l'immersione è necessario allagare le casse zavorra fintanto che non sarà annullata la spinta di Archimede. Dopo di che per variare la propria quota o posizione sarà necessario azionare l'elica e manovrare con i timoni.Per la riemersione sarà necessario portarsi ad una quota affiorante agendo con elica e timoni per poi svuotare le casse zavorra tramite aria compressa, appositamente accumulata in bombole.

Notizie storiche: La Classe Toti è stata progettata e costruita negl'anni Sessanta del Novecento durante il periodo della Guerra Fredda con il compito di pattugliare le acque del Mediterraneo e scoprire il passaggio di grandi sottomarini sovietici in transito da o verso l'Oceano Atlantico. Classificato come SSK (Submarine Submarine Killer) il sottomarino Toti è una unità navale militare armata che ha operato in rete con gli altri battelli della sua classe o della classe Sauro, per captare rumori emessi da unità navali non alleate in transito nello Stretto di Sicilia. A volte è stato impiegato in ambito NATO per esercitazioni di guerra. Grazie alle sue ridotte dimensioni e alla sua capacità di navigare immerso è in grado di avvicinarci di nascosto alle aree costiere del Mediterraneo per spionaggio o trasportare truppe o corpi speciali. La cifra 506 sulla Vela corrisponde al numero identificativo del battello assegnatogli dalla Marina Militare, ha la funzione di distinguere in maniera univoca l'unità navale in ambito NATO.

Autore: Italcantieri (costruttore/ produttore/ progettista) (1966/ 1984)

Datazione: post 1967 - ante 1968

Tipologia: battello

Materia e tecnica: acciaio diamagnetico / calandrato; bronzo / fusione

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 5.5 m x 46.2 m x 8.70 m ; Ø 4.75 m (Diametro massimo dello scafo); 3 cm (Spessore medio dello scafo)

Peso: 350 t

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Giorgio Giorgerini/ Augusto Nani "Almanacco Storico delle Navi Militari Italiane", Roma 1996

Iezzi M. / Incarbone F. "Cinquecentosei : la straordinaria avventura del sottomarino Enrico Toti", Milano 2006

Credits

Compilazione: Iezzi, Marco (2013)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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