Rocchetto di induzione - industria, manifattura, artigianato

Ruhmkorff Heinrich

Rocchetto di induzione - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

E' un modello di rocchetto di induzione. La tipologia è quella inventata a metà dell'Ottocento dall'elettromeccanico tedesco, costruttore di srumenti scientifici, Heinrich Ruhmkorff. Il rocchetto, formato da due avvolgimenti coassiali in rame (un primario di poche spire e un secondario di migliaia di spire) avvolti intorno a un nucleo di ferro dolce e racchiusi in un involucro di ebanite, è montato su di una base in legno con sostegni in ebanite. Sulla base in legno è presente anche lo spinterogeno a due sfere in ottone su sostegni in ebanite, l'interruttore elettromeccanico con lamina vibrante e l'interuttore/inversore per alimentare il dispositivo e per variare il senso della corrente nell'avvolgimento primario.

Funzione: Il rocchetto di induzione permette di generare una scintilla tra le sfere dello spinterometro. Il suo funzionamento si basa sul fenomeno dell'induzione elettromagnetica (legge di Faraday-Neumann-Lenz). L'avvolgimento primario del rocchetto viene alimentato da una corrente continua impulsata, prodotta da una pila elettrica (non presente) e da un interruttore elettromeccanico. Questa corrente impulsata (o periodica a scalino) e il conseguente campo magnetico variabile prodotto all'interno dell'avvolgimento primario crea ai capi dell'avvolgimento secondario (coassiale al primario) una differenza di potenziale elevatissima. Guglielmo Marconi nei suoi primi esperimenti, dal 1895 fino al 1910 circa, utilizzò i rocchetti di induzione per costruire le sue stazioni di trasmissione radiotelegrafica.

Autore: Ruhmkorff Heinrich (inventore) (1803/ 1877)

Datazione: post 1890 - ante 1910

Materia e tecnica: ebanite; legno; rame; ottone

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 62 cm x 30 cm x 35 cm

Peso: 30 Kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

De La Rive A. "Traité d'électricté théorique e appliquée", Parigi 1854, pp. 394-395

Jensen R. P. "In Marconi's footsteps 1894 to 1920 early radio", Kenthurst NSW Australia 1994, pp. 81-87

Credits

Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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