Rivelatore - fisica
Righi Augusto
Descrizione
Un sostegno in legno regolabile in altezza, fissato su di un tripiede in metallo, ospita un riflettore parabolico in rame. Nel fuoco della parabola è fissato il rivelatore del tipo a specchio con argentatura intagliata (manca intaglio). La parabola e il rivelatore ad esso solidale sono liberi di ruotare intorno al perno di accopiamento con il sostegno in legno. Dietro al sostegno in legno e solidale con esso è presente una scala circolare graduta (da 0° a 90°) in ottone. Una lancetta in ottone calettata sull'albero di rotazione della parabola indica l'iclinazione della parabola e del rivelatore. Il vetro argentato è stato aggiunto in un secondo momento e manca del fondamentale intaglio nell'argentatura.
Funzione: Questo strumento è in grado di rivelare onde elettromagnetiche. Questa tipologia di rivelatore inventato da Augusto Righi era realizzato con una striscia sottile di vetro su cui era presente uno strato argentato. L'argentatura presentava un'incisione di qualche millesimo di millimetro nella parte centrale. Sotto l'effetto di onde elettromagnetiche, generate da uno oscillatore, in corrispondenza dell'incisione si potevano osservare delle microscopiche scintille. Il riflettore parabolico serviva a potenziare l'effetto convogliando più energia elettromagnetica sul rivelatore. Questo dispositivo veniva usato insieme ad un oscillatore con riflettore parabolico (vedi documentazione fotografica allegata). Con questa strumentazione, che formava un vero e proprio banco ottico, Righi dimostrò l'analogia tra luce e onde elettromagnetiche prevista dalla teoria di Maxwell.
Notizie storiche: replica di specchio parabolico Righi, strumento in grado di rivelare onde elettromagnetiche. Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico. Questa tipologia di rivelatore, inventato da Augusto Righi, era realizzato con una striscia sottile di vetro su cui era presente uno strato argentato. L'argentatura presentava un'incisione di qualche millesimo di millimetro nella parte centrale. Sotto l'effetto di onde elettromagnetiche, generate da uno oscillatore, in corrispondenza dell'incisione si potevano osservare delle microscopiche scintille. Il riflettore parabolico serviva a potenziare l'effetto convogliando più energia elettromagnetica sul rivelatore. Posizionandolo davanti ad un oscillatore si ottiene un banco ottico, assetto che utilizzò Righi per dimostrare l'analogia tra luce e onde elettromagnetiche prevista dalla teoria di Maxwell. Questo rivelatore venne usato anche per l'Esperienza di Garbasso sulla birifrangenza del gesso
Autore: Righi Augusto (inventore) (1850/ 1920)
Ambito culturale: manifattura
Datazione: post 1932 - ante 1933
Materia e tecnica: legno; metallo; vetro; rame; ottone
Categoria: fisica
Misure: 26 cm x 38 cm x 51 cm
Peso: 2 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
"La conquista della telegrafia senza fili : Temistocle Calzecchi Onesti e il Coherer", Bologna 1987, pp. 103-130
Credits
Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011); Pedrazzin, Erika (2019)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST050-00049/
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