AR 18 - ricevitore - industria, manifattura, artigianato
Ducati; Direzione Superiore Studi ed Esperienze - Aeronautica Militare (DSSE)
Descrizione
Questo modello di ricevitore (AR 18) è stato costruito tra il 1940 e il 1945 dall'azienda italiana Ducati su progetto della DSSE (Direzione Superiore Studi ed Esperienze dell'Aeronautica Militare); successivamente (nel secondo dopoguerra) il ricevitore è stato modificato per uso radioamatoriale per ottenere un ricevitore professionale. L'oggetto originale (AR 18) è composto da un involucro metallico che nella parte frontale alta presenta il quadrante di sintonia, mentre nella parte frontale bassa si trovano tre manopole (accensione, eterodina, volume). Sul lato sinistro è presente la presa di cuffia per l'ascolto e le manopole di regolazione della frequenza. Sul lato destro sono presenti la presa d'antenna e terra e una farfalla che permette di scegliere tra le sette gamme di frequenze ricevibili. Infine, sopra è presente uno sportello di ispezione del circuito a valvole. Le modifiche apportate nel dopoguerra all'apparecchio riguardano sostanzialmente il sistema di alimentazione e di ascolto del ricevitore. L'originale AR 18 è stato infatti appoggiato su di una scatola in legno verniciato in cui sono stati inseriti due altoparlanti per l'ascolto diffuso in ambiente e un trasformatore (220 V -12 V) per collegare l'apparecchio direttamente alla rete elettrica casalinga. Nella stessa scatola, sul lato destro, è stata inserita anche un'antenna a stilo.
Funzione: Si tratta del più classico ricevitore radio di bordo della Aeronautica Militare utilizzato nella seconda guerra mondiale progettato dall'aeronautica militare e costruito da diverse aziende italiane tra cui la Ducati. Il principio di ricezione è basato sul circuito supereterodina a 6 valvole. L'AR 18 montava lo stesso tipo di valvola di tipo unificato E1R per tutti gli stadi circuitali. Questa scelta progettuale fu motivata da esigenze belliche che richiedevano riduzione dei costi e facilità di manutenzione. Durante il conflitto il progetto subì delle modifiche e nel circuito venne sostituita la valvola finale E1R con la valvola EL2. L'alimentazione dell'apparecchio veniva ottenuta direttamente dall'impianto elettrico del velivolo. Sui velivoli dell'aeronautica Militare italiana era previsto un impianto di alimentazione elettrica di 12 o 24 Volt e il ricevitore di bordo AR18 poteva con semplicità adattarsi ad entrambi i tipi di alimentazione. Sui velivoli dell'epoca l'ascolto del segnale ricevuto avveniva in cuffia mentre la modifica apportata permetteva al radioamatore di ascoltare il segnale ricevuto attraverso una coppia di altoparlanti che trovavano spazio nel mobile in legno aggiuntivo. Le frequenze ricevibili andavano dai 580 ai 1500 metri suddivise in sette gamme.
Autore: Ducati (costruttore) (1924/); Direzione Superiore Studi ed Esperienze - Aeronautica Militare (DSSE) (progettista) (1935/ 1945)
Datazione: post 1938 - ante 1950
Materia e tecnica: metallo; bachelite
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 35 cm x 27 cm x 40 cm
Peso: 10 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Soresini F. "Ali e Onde : Radioaeronautica", Verdellino 2005, p. 45 p. 45
Credits
Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST050-00065/
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