Antenna ricevente - industria, manifattura, artigianato
produzione italiana
Descrizione
L'antenna è composta da un telaio in legno a forma di croce sostenuto da un piedistallo in legno di base circolare. I quattro vertici della croce recano dei blocchetti in ebanite che ospitano i diversi strati dell'avvolgimento di filo conduttore, una fitta ragnatela di filo di rame avvolto nella seta (?). Sul piedistallo in legno è presente una manopola in bachelite che permette di selezionare le lunghezze d'onda ricevibili attuando una preselezione (200-700 metri; 400-1400 metri, 900-2300 metri).
Funzione: I primi radioricevitori apparsi sul mercato negli anni Venti erano composti da diversi elementi separati: il gruppo alimentazione, il ricevitore, l'altoparlante e, appunto, l'antenna. Questo ultimo dispositivo era costituito da un grosso arcolaio in legno su cui venivano avvolte fitte spire di filo metallico per formare circuito chiuso. In questo modello, attraverso una manopola, era possibile selezionare il numero di spire dell'avvolgimento e quindi la lunghezza lineare del conduttore, attuando una preselezione sulle frequenze captabili che poi venivano raffinate dal sintonizzatore contenuto nel ricevitore. Le tre bande selezionabili risultano a cavallo tra le onde medie e le onde lunghe: 200 - 700 metri (onde medie); 400 -1400 metri (onde medie e lunghe); 900 - 2300 metri (onde lunghe). Inoltre l'orientamento dell'antenna permetteva anche di migliorare la ricezione, semplicemente orientando il dispositivo verso il segnale radio trasmesso.
Ambito culturale: produzione italiana
Datazione: post 1920 - ante 1925
Tipologia: antenna a quadro
Materia e tecnica: legno; rame; ebanite; bachelite
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 120 cm x 20 cm x 130 cm
Peso: 2 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Montù E. "Come funziona e come si costruisce una stazione radio trasmittente e ricevente", Milano 1929, pp. 211-237 ff. 300-304
Credits
Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST050-00066/
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