Ricevitore - industria, manifattura, artigianato

Magni Franco; Giovanni Campostano

Ricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Questo ricevitore (o rivelatore) è composto da un cilindro (tamburo) in vetro sostenuto da una strutture in legno, ottone e metallo. Il cilindro in vetro è montato in posizione verticale tra due guanciali a forma di anello in legno recanti due barre di ottone verticali. L'anello di base in legno poggia su di un tripiede in metallo con piedini regolabili in ottone. Sulla parete esterna del cilindro in vetro sono avvolte due bobine (A e B) di filo di rame isolato, entrambe regolabili grazie a due contatti striscianti che scorrono sulle barre in ottone verticali. All'interno del cilindro in vetro è presente una terza bobina di filo di rame, coassiale a quelle esterne e fissata all'anello superiore in legno mediante un traversino in metallo, il cui avvolgimento percorre l'intera altezza del cilindro. Infine, all'interno di quest'ultima bobina è inserito un nucleo di fili di ferro dolce a forma di cilindro scorrevole con manico in legno. Completano il ricevitore i serrafili per i collegamenti delle tre bobine al circuito dell'apparato di ricezione.

Funzione: Questo ricevitore (o rivelatore) funziona secondo il principio di rivelazione a combinazione (eterodina) e faceva parte del banco sperimentale utilizzato da Franco Magni per le sue ricerche sulla radiotelegrafia del 1911/12 (brevetto n° 127804). In particolare questo elemento era inserito nel complesso del circuito ricevente. Il dispositivo riceveva nelle due bobine regolabili esterne (A e B) i due segnali captati dalle antenne a telaio (vedi schede 420 e 418) e trasmessi alternativamente dal trasmettitore (Fa = 10600 Hz e Fb = 10.000 Hz); questi due segnali venivano combinati nella terza bobina coassiale alle prime e inserita al loro interno; la combinazione (prodotto) di questi due segnali in presenza di non linearità, data dal nucleo di ferro inserito nella terza bobina, produce anche il "segnale differenza" che ha per frequenza la differenza di frequenze Fa - Fb (10.600-10.000 = 600 Hz), che risulta udibile e quindi adatta a stimolare la membrana di un ricevitore telefonico. L'intero complesso ricevente era composto da due circuiti di oscillazione denominati dall'inventore A2 e B2. Entrambi questi due circuiti erano formati da un condensatore (C) e da un'induttore variabile o selfinduzione (L) così che, una volta accordati, questi venivano sollecitati alternativamente dai due segnali di frequenza (10.000 e 10.600 Hz) provenienti dal trasmettitore e si mettevano in oscillazione secondo il loro periodo naturale (proporzionale alla radice del prodotto di L e C).

Autore: Magni Franco (progettista) (1883/ 1955); Giovanni Campostano (costruttore) (notizie inizio sec. XX)

Datazione: post 1911 - ante 1912

Materia e tecnica: legno; metallo; rame; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 50 cm x Ø 30 cm

Peso: 4 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Magni F. "Radiotelegrafia a stazioni sintonizzate : basato sul principio dei suoni di combinazione per differenza", Torino 1912

Bramanti c. "L'ing. Franco Magni", Albino (Bergamo) 2005, pp. 23-33 ff. 20-30

Credits

Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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