The Wireless Direction Finder - Marconi Bellini Tosi System - radiogoniometro - industria, manifattura, artigianato

Officine Radiotelegrafiche Marconi

The Wireless Direction Finder - Marconi Bellini Tosi System - radiogoniometro - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

E' formato da una cassetta in legno ed ebanite. Sul lato superiore in ebanite sono presenti: una manopola di ebanite recante un indicatore che ruota su una scala graduata da 0° a 360°; una doppia coppia di serrafilo in ottone, una marcata con "45° - 225°", l'altra marcata "135°- 315°"; una coppia di serrafilo marcati "R" per il collegamento al ricevitore; uno scaricatore di sicurezza regolabile e due interruttori a baionetta. Sul lato frontale sono presenti due condensatori (o sintonizzatori) d'antenna; un condensatore a scorrimento ("Billi Condenser") e due interruttori a baionetta per la selezione delle lunghezze d'onda ("onda lunga"). Sul lato è presente uno sportellino in legno per l'ispezione del dispositivo a bobine.

Funzione: Collegato a due antenne ortogonali tra loro e a un ricevitore a cristallo (inv. 10018) serviva a individuare la direzione di provenienza di segnali radio.

Modalità d'uso: due antenne a quadro ortogonali tra loro (non presenti) erano connesse alla doppia coppia di serrafilo in ottone presenti sopra la cassetta: la prima veniva collegata alla coppia marcata con "45° - 225°", la seconda a quella marcata "135°- 315°". Questi serrafilo sono connessi con due bobine interne alla scatola e montate in modo da essere perpendicolari tra loro. Una terza bobina orientabile è posta al loro interno. Quando un'onda radio colpisce la coppia d'antenne ortogonali, su ciascuna di esse si creano delle oscillazioni elettriche la cui intensità dipenderà dall'angolo formato tra la direzione dell'onda e il piano del circuito d'antenna. Le due oscillazioni elettriche producono due campi magnetici nelle bobine interne. Tali campi combinandosi tra loro produrranno un campo magnetico risultante, la cui intensità e direzione dipenderà dall'intensità e fase delle due oscillazioni elettriche d'antenna e perciò dalla direzione dell'onda radio proveniente dalla stazione trasmittente. La terza bobina, orientabile mediante la manopola esterna, è immersa in questo campo magnetico risultante e ruotando lo esplora e lo "misura". Quando il segnale elettrico in uscita da questa bobina e rivelato dal ricevitore (inv. 10018), collegato al direct finder attraverso i due serrafilo siglati "R", raggiunge la massima intensità significa che il piano della bobina indica la direzione dell'onda radio proveniente dalla stazione trasmittente.

Notizie storiche: radiogoniometro Marconi-Bellini -Tosi, accoppiato al ricevitore a cristallo di carborundum con numero di inventario IGB 2233. Esemplare donato dalla Marconi's Wireless Telegraph Company al CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico. Ettore Bellini e Alessandro Tosi lavorarono assieme dal 1906 alle ricerche sull¿applicazioni delle onde radioelettriche a navi da guerra e sottomarini per conto della Regia Marina Italiana. Applicando le idee sulla radiolocalizzazione di Alessandro Artom, che nel 1903 realizzò le prime antenne a telaio effettivamente direttive, costruirono il telaio Bellini-Tosi, brevettato nel 1908 (2199/UK patent del 7 maggio 1908) e successivamente acquistato da Marconi nel 1912. Per una convenzione stipulata tra Marconi ed il Governo italiano, nessuno poteva utilizzare apparecchiature radio che non fossero della Marconi e tanto meno costruirle. Per questo motivo Bellini e Tosi lavorarono e brevettarono il loro telaio in Francia. Il Telaio Bellini Tosi è alla base del Radiogoniometro Marconi-Bellini-Tosi, in uso alla Regia Marina. Il sistema Tosi-Bellini si basava sulle onde a media frequenze e subiva le interferenze atmosferiche. Il radiogoniometro marconiano fu largamente usato come strumento per la radionavigazione aerea e marina durante la guerra. La scarsa precisione e la difficoltà di eliminare le cause di errore furono le ragioni per cui venne soppiantato nel 1939.

Autore: Officine Radiotelegrafiche Marconi (costruttore) (inizio sec. XX/)

Datazione: post 1910 - ante 1915

Tipologia: ricevitore a cristallo di Marconi, a cristallo rivelatore

Materia e tecnica: ebanite; legno; ottone

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 30 cm x 36 cm x 30 cm

Peso: 5 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Solari L. "Storia della radio", Milano 1939

GEC-Marconi "Marconi receiving and measuring instruments", 1996, pp. 32-33 pp. 32-33

Simion E. "Il contributo dato dalla Regia Marina allo sviluppo della radiotelegrafia", Roma 1927, pp. 72-73

Credits

Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011); Tonini, Sharon (2013); Pedrazzin, Erika (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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