Odometro - scienze della terra
Gotardi Luca
‹ precedente | 1 di 523 | successivo ›
Descrizione
E' costituito da un contenitore metallico di forma cilindrica contenente il vero e proprio meccanismo di funzionamento. La parte superiore del contenitore, che è a sezione circolare, è chiusa da un quadrante smaltato su cui sono riportate due scale graduate concentriche da utilizzare per la misurazione. Al centro, direttamente collegate al meccanismo sottostante, sono imperniate due astine indicatrici. Il quadrante è protetto da un vetro a chiudere del tutto simile a quello in uso in orologeria. Le scale di lettura, circolari, sono numerate in numeri arabi, la più esterna, e in numeri romani, la più interna. La prima, che va da 1 a 100, è numerata a intervalli di cinque e ha cento tacche; la seconda, che va da I a X, è numerata ogni uno e ha 100 tacche.
Funzione: Dall'apparenza alquanto simile a un grosso orologio da taschino, era in realtà uno strumento che nulla aveva a che fare con la misurazione del tempo: la sua vera funzione era, infatti, la determinazione delle distanze percorse in carrozza.
Modalità d'uso: Collegato a una ruota di diametro noto, questo antesignano del moderno contachilometri consentiva di leggere direttamente sulla scala graduata la quantità di percorso effettuato.
Autore: Gotardi Luca (costruttore) (notizie seconda metà sec.XVIII-prima metà sec. XIX)
Datazione: 1778
Materia e tecnica: ottone; smalto; vetro; metallo
Categoria: scienze della terra
Misure: 7 cm x Ø 15 cm
Peso: 2 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Credits
Compilazione: Reduzzi, Luca (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST060-00010/
‹ precedente | 1 di 523 | successivo ›
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).