Clisigoniometro - scienze della terra
Spano Gaetano; Opificio Meccanico Spano
Descrizione
Lo strumento è composto da un piccolo cannocchiale rifrattore collocato in posizione quasi orizzontale su un basamento di supporto. Il cannocchiale, che conserva le ottiche originali ed è dotato della manopola per la messa a fuoco, poggia alle sue estremità su due supporti metallici; uno di questi è dotato di meccanismo di scorrimento verticale a ghigliottina - comandato da una vite senza fine posizionata nella parte inferiore del supporto - che permette di alzare e abbassare l'obiettivo del cannocchiale consentendo l'osservazione in una direzione che non sia solamente orizzontale. I due supporti sono uniti tra di loro alla base tramite una staffa orizzontale al centro della quale è collocata una bussola. Il centro della bussola coincide con il centro del basamento che è costituito da tre gambe poggianti su altrettanti viti calanti micrometriche per la corretta messa in postazione dello strumento. Immediatamente sotto la bussola è posizionata una corona circolare con incisa una scala graduata (sulla quale si legge la misura). Sono presenti una piccola lente per la lettura della misura e una livella lineare per trovare la corretta messa in piano dello strumento. Il cannocchiale è anallattico e diastimometrico. Di lato al cannocchiale, dalla parte dell'oculare è posizionato un piccolo settore eclimetrico.
Funzione: Strumento utilizzato in topografia per determinare piccoli dislivelli del terreno. Oltre che nei rilievi planimetrici, lo strumento consentiva di raggiungere ottimi risultati sia nelle livellazioni geometriche sia in quelle clisimetriche, anche su terreni a forte pendenza per cui fu particolarmente utile nei tracciamenti di strade ordinarie e ferrate, all'epoca in grande sviluppo.
Notizie storiche: Gaetano Spano perfezionò il suo clisigonimetro sostituendolo nel 1866 con il neo-clisigonimetro, strumento che ebbe fin dal suo apparire un larghissimo successo poiché consentiva ottimi risultati sia nelle livellazioni geometriche che in quelle clisimetriche su terreni di forte pendenza. Lo strumento è dotato di cerchio orizzontale con nonio e bussola di grande precisione, mentre dava le pendenze della linea di mira sia in valore di angoli che di tangenti. Il prof. Federigo Schiavoni, presidente di una commissione di collaudo, così si espresse nel suo verbale:<< Oltre all'essere comodo ed elegante è strumento di precisione per le operazioni planimetriche, come qualunque goniometro. In quanto, poi, alle operazioni altimetriche, esso supplisce tenendo stretto con la vite di pressione il nonio a zero, ad ogni più perfetta livella a disco>>. Il Neo-Clisigonimetro di Gaetano Spano ebbe larga diffusione in tutta Italia, fin dal 1866, anno della sua messa in commercio; oltre che nei rilievi planimetrici consentiva di raggiungere ottimi risultati sia nelle livellazioni geometriche sia nelle livellazioni clisimetriche, anche su terreni a forte pendenza per cui fu particolarmente utile nei tracciamenti di strade ordinarie e ferrate, all'epoca in grande sviluppo. Verso il 1890 lo strumento veniva messo in vendita al prezzo di 425 lire
Autore: Spano Gaetano (inventore/ costruttore) (1835/ 1905); Opificio Meccanico Spano (costruttore) (1836/ 1905)
Datazione: 1870
Materia e tecnica: metallo; vetro; ottone
Categoria: scienze della terra
Misure: 15.0 cm x 27.0 cm x 30.5 cm (montatura senza cannocchiale); 38.0 cm x Ø 5.0 cm (cannocchiale); Ø 17 cm (cerchio graduato)
Peso: 4.6 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Credits
Compilazione: Reduzzi, Luca (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST060-00066/
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