Gabbia sbozzatrice - industria, manifattura, artigianato
Giglio Pietro
Descrizione
Gabbia sbozzatrice a duo reversibile, costituita da un'incatellatura in ghisa sulla quale sono montati due cilindri in ghisa sagomati e rotanti in senso opposto. Sulla parte portante dell'incastellatura è presente un'etichetta riportante il numero 368, probabile numero progressivo di fabbricazione. L'incastellatura è rinforzata lateralmente da profilati a C recanti il marchio AFLF SESTO SG (Acciaierie e Ferriere lombarde Falck, Stabilimenti di Sesto San Giovanni - MI). Corredano l'oggetto alcuni attrezzi da lavoro (pinze e tenaglie) e un blocco di rottame.
Funzione: La gabbia sbozzatrice preparava le barre che costituivano la materia prima per l'alimentazione del treno finitore.
Modalità d'uso: Il laminatoio è la macchina atta a svolgere il processo di laminazione. Tale processo consiste nel deformare in maniera definitiva un materiale, facendolo passare attraverso una coppia di cilindri rotanti in verso opposto, fino a ottenere il profilo desiderato. La deformazione avviene quindi attraverso una pressione che compatta la struttura del materiale, ne riduce la sezione trasversale e ne determina l'allungamento. In questo laminatoio, il materiale da laminare (rottame) veniva inserito in un forno di riscaldo e portato ad una temperatura di ca. 750-800°C (calor rosso) al fine di renderlo più malleabile. Il rottame incandescente veniva quindi inserito in una gabbia sbozzatrice per uniformarne la struttura e trasformarlo in barra; questa gabbia era dotata di due cilindri in grado di invertire il senso di rotazione, in modo da poter laminare il materiale in un senso al primo passaggio e nel senso opposto al successivo passaggio. Tramite una grossa cesoia, la barra veniva poi tagliata in parti più piccole (ca. 2 m) da inviare al treno finitore. Attraverso il passaggio nelle cinque gabbie del treno finitore la barra veniva trasformata in vergella.
Notizie storiche: E' possibile che la gabbia sbozzatrice del laminatoio di Vobarno del 1867, sia stata riparata e/o rinforzata dopo il 1906 con materiale proveniente dagli stabilimenti Falck di Sesto SAn Giovanni (MI). Questa affermazione si basa sul fatto che: - la gabbia sbozzatrice è riprodotta in un disegno di fine ottocento (Archivio Falck) rappresentante la ferriera di Vobarno - la denominazione "Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck" è del 1906 - gli stabilimenti Falck di Sesto San Giovanni (MI) sono stati costruiti negli anni tra il 1906 e il 1926.
Autore: Giglio Pietro (progettista) (notizie sec. XIX)
Ambito culturale: lavorazione dell'acciaio
Datazione: 1867
Tipologia: gabbia sbozzatrice "di grosso"
Materia e tecnica: ghisa / fusione
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 180 cm x 270 cm x 300 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Acciaierie Ferriere "Le acciaierie e ferriere lombarde - Nei loro stabilimenti ed impianti", Milano 1923
Ferriera Cronache "La Ferriera - Cronache di vita aziendale", Milano 1956, pp. 39-44
Dizionario biografico "Dizionario biografico degli italiani", Roma 1960-, pp. 283-297
Museoscienza "Museoscienza", Milano 1978, pp. 294-295
Museo Nazionale "Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" - Itinerario storico", Milano 1992, p. 45
Frumento A. "Imprese lombarde nella storia della metallurgia italiana - Il contributo dei Falck", Milano 1952
Credits
Compilazione: Olivini, Francesca (2006)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST080-00014/
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