Modello Leybold 562 18 - bobina - fisica
Leybold-Heraeus GmbH
Descrizione
Questa bobina è costituita da 50 spire. Gli avvolgimenti sono realizzati con fili di rame di spessore 2,0mm. La custodia delle bobine è in materiale sintetico, trasparente nella parte posteriore per riconoscere le spire dell'avvolgimento, ed è chiusa da tutte le parti, con fessure laterali per il raffreddamento ed apertura quadrata per inserirvi il nucleo ad U. Gli avvolgimenti sono separati in cinque stadi. Questi sono collegati a sei boccole poste sulla parete frontale della custodia e permettono prelievi di tensione a scatti di 2V in 2V. Vicino alle boccole sono impressi il numero di Volt prelevabili, la resistenza in corrente continua e la corrente massima ammessa in modo permanente. Sul retro è stampato il nome della ditta costruttrice e il modello.
Funzione: Questa bobina veniva normalmente usata con il trasformatore scomponibile in esperienze didattiche di laboratorio. Permetteva prelievi a stadi (intervalli di 2V) di piccole tensioni. Utilizzata con bobina primaria di rete permetteva uscite fino a 20V.
Notizie storiche: Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano. L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente. Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti. Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale. Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica. I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori. Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti. Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china. I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione. Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali. Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione. Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario. Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984.
Autore: Leybold-Heraeus GmbH (progettista/ costruttore) (1967/ 1987)
Datazione: ca. 1974
Materia e tecnica: materiale sintetico; rame; metallo
Categoria: fisica
Misure: 11 cm x 8.5 cm x 8.5 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Apparecchiature didattiche "Apparecchiature didattiche: Fisica : catalogo 1984", Milano 1984, pp.268-269
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008); Reduzzi, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00319/
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