Reostato - fisica
manifattura
Descrizione
Questo reostato è costituito da un cilindro in ceramica attorno al quale sono fissati gli avvolgimenti resistivi. Il corpo d'avvolgimento è fissato ad un rivestimento perforato, in metallo, che scherma tutti i punti di contatto. Le zone di contatto della bobina sono collegate ad un morsetto in bachelite, collocato sulla parete esterna del rivestimento. Nella parte superiore del rivestimento è alloggiata un'asta sulla quale scorre un cursore con due manici in materiale isolante disposti lateralmente e due contatti in metallo che poggiano sugli avvolgimenti. Ad un capo dell'asta è inserito un altro morsetto per i collegamenti elettrici. Sulla parte superiore del rivestimento, una targhetta in metallo riporta alcuni dati tecnici dello strumento (resistenza massima 22Ohm e corrente massima ammissibile 5A). La custodia, nella parte inferiore, termina con quattro piccole zanche che permettono il fissaggio dello strumento ad un banco di lavoro.
Funzione: Questo reostato poteva essere utilizzato come resistenza fissa e come resistenza variabile, probabilmente in un laboratorio didattico, per la verifica delle relazioni intercorrenti tra corrente elettrica e differenza di potenziale.
Modalità d'uso: Il reostato è una resistenza variabile che viene modificata spostando il cursore così da inserire o disinserire il numero di spire della bobina che vengono percorse dalla corrente.
Ambito culturale: manifattura
Datazione: ca. 1950 - ca. 1960
Materia e tecnica: ferro; ceramica; bachelite
Categoria: fisica
Misure: 9 cm x 34.5 cm x 14 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008); Reduzzi, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00342/
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