Heydes Aktino Photometer - fotometro fotografico - industria, manifattura, artigianato
Gustav Heyde
Descrizione
Questo dispositivo è costituito da un cilindro in metallo con un foro passante tra le due basi. All'interno del cilindro sono inserite due lastrine trasparenti blu. con diverso spessore e quindi opacità. Le due basi possono ruotare una rispetto all'altra. Sulla base superiore è inserito un piccolo oculare in corrispondenza del foro. Una levetta permette di selezionare il tipo di misura: per apertura del diaframma o per tempi di esposizione. Sulla base inferiore di trovano le tabelle con le aperture del diaframma e i tempi di esposizione.
Funzione: Strumento per il calcolo del tempo di esposizione e del diaframma da impostare durante una ripresa fotografica. Questo tipo di fotometro non era molto affidabile e spesso era più ingannevole che utile.
Modalità d'uso: Stando vicino all'apparecchio fotografico, si guarda attraverso l'oculare del fotometro, nella direzione del soggetto da fotografare. Si ruotano le due basi fino a che non si veda apparire la luce che passa attraverso. Si legge, sul retro dello strumento, indicato da una delle freccine poste sul bordo, il tempo di esposizione consigliato per ogni apertura del diaframma.
Notizie storiche: Il fotometro " Heydes Aktino Photometer" è stato uno dei primi e più popolari fotometri ad estinzione. Venne prodotto dal 1904 per circa tre decadi. Prima dell'avvento degli esposimetri elettrici, agli inizi degli anni '30, venivano usati due strumenti di misura dell'intensità luminosa: gli actinometri e i fotometri ad estinzione. Gli actinometri utilizzavano carta fotografica che veniva esposta alla luce in prossimità del soggetto da fotografare: cronometrando i tempi impiegati dalla carta per annerirsi a vari livelli, si ricavavano i tempi di esposizione. I fotometri ad estinzione erano costruiti in modo da poter variare la quantità di luce che li attraversava. L'esposizione veniva considerata corretta nel momento in cui la luce diveniva visibile attraverso il fotometro. I fotometri ad estinzione rimase a lungo popolari anche dopo l'introduzione degli esposimetri elettrici, almeno fino a quando questi non divennero competitivi nel prezzo. Questo fotometro era probabilmente utilizzato con apparecchi fotografici Leica.
Autore: Gustav Heyde (costruttore) (1872/ 1998)
Datazione: ca. 1904 - ca. 1930
Materia e tecnica: metallo; vetro; ottone
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 1.2 cm x Ø 6 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, p. 504
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00374/
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