Agfa Optima III - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

AGFA AG

Agfa Optima III - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico a sviluppo orizzontale, in metallo con parti in materiale plastico antiscivolo. Il corpo macchina ha forma parallelepipeda con bordi arrotondati. Sul retro dell'apparecchio è inserito l'oculare del mirino galileiano e la leva per l'avanzamento della pellicola (formato 135 da 36 pose formato 24x36cm). Sopra si trovano, a sinistra, il dispositivo per il riavvolgimento e lo sblocco del rullino, a destra una rotella per impostare la sensibilità della pellicola espressa in ASA (da 10 a 200) o DIN (da 12 a 24), al centro una guida ad incastro per l'inserimento di un flash esterno. Davanti, vicino al mirino è inserito un esposimetro a fotocellula incorporato. A sinistra si trova la leva di comando dell'esposimetro. Al centro si trova l'obiettivo contenente il diaframma a iride e l'otturatore. Sull'obiettivo troviamo un anello per la regolazione della messa a fuoco a soggetto (ritratti, gruppi, paesaggi) ed una ghiera per la regolazione dell'apertura del diaframma (da 3,9 a 22). In basso, una rotella permette di aprire una piccola finestrella dove si trova l'attacco sincronizzato per il flash. Mediante uno sblocco laterale si può aprire il dorso dell'apparecchio, incernierato a sinistra, contenente i vani porta rullo (pellicola Isopan 1F Agfacolor). Nella parte bassa del dorso, al centro, è inserita una rotella contafotogrammi ad avanzamento automatico, collegata alla leva di avanzamento. Sotto all'apparecchio si trova un pulsante di sblocco della pellicola per il riavvolgimento ed un foro filettato per il posizionamento su cavalletto.

Funzione: Apparecchio fotografico portatile, adatto soprattutto per usi amatoriali. Questa macchina non può operare in condizioni critiche di illuminazione ed è scarsamente versatile, va bene per le foto ricordo in condizioni standard. In particolare il sistema di inquadratura adottato produce errore di parallasse (mirino e obiettivo risultano infatti distanziati). A distanza ravvicinata questo errore porta a tagliare una parte del soggetto ripreso.

Modalità d'uso: Dopo aver caricato la pellicola in rullo nell'apposito vano nel dorso dell'apparecchio e regolato la sensibilità sull'apposito dispositivo la fotocamera è pronta per l'uso. Si inquadra il soggetto che si intende fotografare guardando nell'oculare (ricordandosi dell'errore di parallasse dovuto alla distanza mirino-obiettivo). Si sceglie, tra le posizioni predefinite,la tipologia di soggetto inquadrato (per la messa fuoco). Impostata l'apertura del diaframma, rispetto alle misure effettuate dall'esposimetro, mantenendo la leva di comando di quest'ultimo abbassata, si preme il pulsante di scatto dell'otturatore. Per lo scatto successivo occorre far avanzare la pellicola al fotogramma successivo.

Notizie storiche: Il modello Optima dell'AGFA è stato il primo modello in assoluto di macchina fotografica da 35mm, completamente automatica. Il primo modello risale al 1959. Il successo di questo apparecchio fu enorme: in soli due anni l'Agfa produsse 500.000 Optima.

Autore: AGFA AG (costruttore) (1867/)

Datazione: ca. 1960

Materia e tecnica: metallo; materiale plastico; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 13.5 cm x 6 cm x 9 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

White R. "Discovering Cameras 1945 - 1965", Princes Risborough, UK 1995, pp. 49-50

Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, p. 55

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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