Voigtländer Brillant - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato
Voigtländer & Sohn
Descrizione
Apparecchio fotografico di forma parallelepipeda e piccole dimensioni, in metallo parzialmente ricoperto in pelle. Superiormente troviamo il mirino a pozzetto apribile, con paraluce in metallo. Frontalmente sono inseriti, uno sopra l'altro due obiettivi: quello superiore, di traguardazione, per la messa fuoco e l'altro, di ripresa, per l'esposizione della pellicola, che comprende diaframma a iride e otturatore centrale. I due obiettivi sono posti ad una distanza di qualche centimetro per cui l'errore di parallasse è minimo. Dietro al primo obiettivo, all'interno dell'apparecchio è inserito uno specchietto inclinato. Sul secondo obiettivo sono inseriti i dispositivi di regolazione della velocità di scatto dell'otturatore (1/25, 1/50, 1/100 di secondo più le pose B e T in cui l'otturatore resta aperto fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto o finchè non si scatti nuovamente), di messa fuoco a soggetto (ritratti, gruppi, paesaggi, per distanze di ripresa da 1,2m a infinito), di apertura del diaframma (con posizioni 6.3, 11, 22). La levetta per lo scatto dell'otturatore è inserita sul secondo obiettivo in corrispondenza dell'otturatore stesso posizionato all'interno. E' inoltre presente un foro per l'inserzione di uno scatto flessibile. Aprendo la parete posteriore ed inferiore dell'apparecchio si accede all'interno per il posizionamento e la sostituzione della pellicola in rullo (per formati 6x6cm) su due bobine posizionate sopra e sotto la camera oscura. Mediante quattro fermi apribili dall'esterno è possibile inserire o levare il rullo. All'esterno, lateralmente, è inserita la rotella per l'avanzamento della pellicola. Sotto l'apparecchio sono presenti una finestrella ricoperta da un vetrino rosso per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola e un foro filettato che permette il posizionamento su un trepiede.
Funzione: Apparecchio fotografico portatile utilizzato sia da fotografi amatoriali che professionisti. In particolare era molto diffuso tra i fotoreporter (di guerra e giornalisti). Si potevano realizzare negativi di formato 6x6cm.
Modalità d'uso: Di fronte al soggetto da fotografare, si impugna l'apparecchio fotografico e si guarda, da sopra, nel mirino a pozzetto. L'obiettivo di traguardazione traccia l'immagine su un vetro smerigliato, previa riflessione su uno specchietto inclinato: questa si presenta dritta ma lateralmente invertita. L'obiettivo di ripresa che comprende il diaframma e l'otturatore, regolabili manualmente dal fotografo, traccia l'immagine che viene proiettata sulla pellicola. I due obiettivi con uguale distanza focale, sono montati su uno stesso supporto e vengono dunque messi a fuoco contemporaneamente. Grazie alla presenza dei due obiettivi non è necessario il sistema a specchietto reclinabile come nelle reflex monoculari. Con questo apparecchio si ottengono fotogrammi quadrati delle stesse dimensioni dell'immagine di traguardazione.
Notizie storiche: Le reflex binoculari, si diffusero a partire dalla fine degli anni '20 del XX secolo, grazie alla semplicità d'uso e all'impiego di pellicole in rullo da cui si ottengono fotogrammi quadrati di dimensioni tali da ottenere stampe a contatto già di buone dimensioni o comunque una buona definizione dei dettagli. Rispetto alle reflex monoculari hanno il pregio di avere lo specchio fisso senza necessità di farlo chiudere durante la ripresa, in questo modo il soggetto inquadrato è sempre visibile, anche al momento dello scatto. (Le prime reflex monoculari con visore a pozzetto non permettevano la visione del soggetto inquadrato durante lo scatto). L'aspetto svantaggioso delle reflex binoculari è la difficoltà di disporre di ottiche intercambiabili, per un corredo ottico di maggiore flessibilità, necessario soprattutto ai fotografi professionisti. Inoltre bisognava tenere conto dell'inevitabile errore di parallasse che si aveva a causa della distanza tra l'obiettivo di traguardazione e quello di ripresa. Questo tipo di apparecchi divenne molto popolare anche tra i fotografi di guerra e i fotoreporter grazie alla velocità d'uso e alla maneggevolezza dell'apparecchio. Le reflex binoculari sono state utilizzate fino agli inizi degli anni '80.
Autore: Voigtländer & Sohn (costruttore) (1849/)
Datazione: ca. 1933
Materia e tecnica: metallo; vetro
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 8.5 cm x 8.5 cm x 17 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, p. 416
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, p. 36
White R. "Discovering Old Cameras 1839 - 1939", Princes Risborough, UK 2001, pp. 58-61
Williamson D. "Comprehensive Guide for Camera Collectors", Atglen, USA 2004, pp. 150-157
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00382/
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